I 300 DELLA DODICI

1 gennaio 1943: proprio una settimana fa, sulla linea di Novo Kalitva (Russia europea sud-occidentale), i nostri alpini dell’8° reggimento, battaglione Tolmezzo, si preparano a resistere e fronteggiare l’avanzata sovietica in piena operazione “Piccolo Saturno” (volta alla ripresa della Russia in mano all’Asse). Nel frattempo si schierano i 300 uomini del Capitano Fioravante Bucco, della 12° compagnia, situati nei pressi di Novo Kalitva. L’ordine per l’8° e la 12° è uno solo: resistere ad ogni costo. Un imminente pericolo avanza contro i nostri uomini, è la 16° divisione di fanteria siberiana, appoggiata da truppe corazzate. Secondo le nostre fonti sono le truppe più spietate e feroci che Stalin abbia al suo servizio. Una pioggia di fuoco si abbatte sulla cittadina russa, tra le rovine i 300 della 12° aspettano, con loro ci sono le batterie del Gruppo Conegliano che hanno mandato in linea i loro pezzi. I Russi sanno che Novo Kalitva è presidiata e così mandano avanti la fanteria a coprire i carri. I nostri aprono il fuoco, tuttavia i siberiani, impavidi e sprezzanti del pericolo, si buttano ugualmente alla carica. Le batteria del Conegliano non hanno scelta: aprire il fuoco e farsi così individuare. I carri nemici fanno fuoco sulle batterie italiane e quando avanzano, i nostri pezzi rispondono. Gli alpini sanno che devono eliminare il carro.

Con mezzi di fortuna riescono nell’impresa, tuttavia i siberiani non si arrendono. Nella giornata del 24, dopo aver sferrato 13 attacchi, il nemico riesce a sfondare. La situazione è disperata: la 13° batteria ha perso tre pezzi su sei. Si sono infiltrati 3 carri e 300 Russi. Il capitano Bucco raduna i suoi: a testa bassa e in un silenzio tombale si avventano sui siberiani, sono appoggiati dai pezzi di rinforzo della 14° che distruggono due carri nemici, i nostri respingono i Russi che ripiegano sulle posizioni di partenza. Gli alpini difendono Novo Kalitva fino al 30 e respingono ben trenta attacchi nemici. Il prezzo pagato dagli eroici uomini del Tolmezzo, della 6° e del 72° è altissimo. Dei “trecento della dodici” ora ne restano solo 20. Coraggio ragazzi resistete! Onore ai caduti! Viva i nostri alpini! Viva l’Italia! 

alpini difendono Novo Kalitva fino al 30 e respingono ben trenta attacchi nemici. Il prezzo pagato dagli eroici uomini del Tolmezzo, della 6° e del 72° è altissimo. Dei “trecento della dodici” ora ne restano solo 20. Coraggio ragazzi resistete! Onore ai caduti! Viva i nostri alpini! Viva l’Italia!

Di Matteo Piroli