Detenzione di armi in Italia

Da un punto di vista legale, le armi sono divise in due categorie: proprie ed improprie.

Nelle armi proprie rientrano le pistole, i fucili, i pugnali e i congegni esplosivi (bombe o mine); esse nascono per l’offesa dell’altrui persona. Invece nelle armi improprie rientrano i martelli, i cacciavite, i bulloni, le catene e i tubi di metallo; esse non sono destinate all’offesa dell’altrui persona ma possono essere utilizzate, comunque, per tale scopo. Per la sola detenzione di armi proprie nella propria abitazione, al solo scopo di esercitare il proprio diritto alla legittima difesa, è sufficiente un permesso per l’acquisto e il possesso di armi; per il trasporto è invece richiesta una licenza di porto d’armi.

Per quanto riguarda la difesa personale, è possibile richiedere un porto d’armi, il quale però deve essere giustificato da determinate motivazioni.

Un gioielliere, dunque, potrà richiedere tale licenza, data l’elevata possibilità di eventuali rapine, mentre ad un pasticcere o ad un fornaio quest’ultima verrà quasi sicuramente negata.

Per le armi improprie, invece, non occorre alcuna licenza, ma tuttavia non è possibile circolare liberamente avendo in mano o in auto un possibile oggetto contundente senza essere giustificati in qualche maniera. Ad esempio uno scultore o un falegname potrà conservare nel proprio bagagliaio una sega elettrica o un martello di grosse dimensioni, mentre se un impiegato bancario dovesse essere fermato dagli agenti di polizia per un controllo potrebbero insorgere alcuni problemi riguardo al possesso ingiustificato di tali oggetti.

In Italia al momento è consentito possedere determinate armi per la difesa personale senza aver bisogno di alcuna licenza specifica, ad esempio come lo spray urticante o la pistola al peperoncino; per oggetti come i taser o pistole elettriche è invece richiesto un porto d’armi. Alcuni ritengono che un arma possa sempre servire in caso di intrusione da parte di ladri o malintenzionati, il che è vero, ma personalmente sono più sereno all’idea che in casa degli italiani non siano presenti, nella maggior parte dei casi, armi di grosso calibro. Invece in paesi come l’America è estremamente semplice per un qualsiasi cittadino acquistare una pistola o simili, dato che per molte armi da fuoco la licenza di porto d’armi non è richiesta. Non a caso il tasso di criminalità americano è molto più alto rispetto a quello italiano.

Queste licenze e permessi che bisogna presentare per poter acquistare una qualunque arma propria in Italia sono probabilmente un argine all’acquisto sfrenato di armi che renderebbe il nostro paese meno sicuro se vi fossero leggi più favorevoli riguardo all’acquisto o al possesso di queste ultime.

Di Martin Luis Zagami