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Il patrimonio culturale italiano è adeguatamente valorizzato e preservato?

L’Italia possiede il più grande patrimonio culturale a livello mondiale: oltre 4.000 musei, 6.000 siti archeologici, 85.000 chiese tutelate, 40.000 dimore storiche censite e 55 beni presenti nella lista dell’UNESCO. Inoltre l’Italia è anche ricca di beni paesaggistici e riserve naturali.
Circa il 70% del patrimonio culturale mondiale e circa il 5% dei beni sotto la tutela dell’UNESCO si trova nel nostro Paese, tuttavia l’Italia figura al penultimo posto per percentuale di spesa pubblica destinata alla cultura.
Il nostro patrimonio culturale e ambientale è unico al mondo e la sua tutela, valorizzazione e preservazione per le generazioni future sono previste dalla Costituzione anche se, di fatto, questo non accade. Sono moltissime le strutture abbandonate e inagibili per i mancati lavori di restauro e anche quando esse vengono sottoposte ad azioni di conservazione la perdita di guadagno è notevole a causa dell’eccessiva lentezza della procedura.
All’interno dei musei le opere non sono sufficientemente protette, infatti spesso non sono nemmeno munite di teche protettive. Anche le opere architettoniche non sono conservate in modo appropriato: molti monumenti vengono sfregiati dalle iscrizioni, ad altri vengono sottratti dei componenti ed altri ancora diventano delle discariche a cielo aperto; purtroppo questo accade anche per quanto riguarda i beni paesaggistici e ambientali.
Inoltre, se lo Stato si impegna a valorizzare e tutelare i beni culturali nazionali, non dovrebbe essere consentita la vendita di isole a degli acquirenti privati poiché proprietà pubbliche e beni destinati a tutti.
Spesso i monumenti vengono sfruttati in modo improprio svolgendovi manifestazioni canore e concerti che hanno luogo su delle strutture la cui installazione ne causa il deturpamento. Inoltre, per una grande mancanza di senso civico, al termine di tali manifestazioni vengono lasciati moltissimi rifiuti.

Questa nostra grande ricchezza dovrebbe essere maggiormente riconosciuta e apprezzata sensibilizzando da subito le nuove generazioni, tramite l’istruzione, la propaganda e l’informazione, al rispetto e alla tutela.

Giulia Piccirillo IIIE