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L’heart port: la sostituzione delle valvole cardiache con tecnica mininvasiva

L’Heart Port è una tecnica che permette la riparazione o la sostituzione della valvola mitrale o della valvola aortica in maniera mininvasiva
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L’Heart Port, o Port Access, è una tecnica che permette la riparazione o sostituzione delle valvole cardiache in maniera mininvasiva.

Utilizzando un’apposita telecamera e speciali strumenti chirurgici, è possibile trattare le principali patologie della valvola cardiaca praticando una piccola incisione di 5-7 cm sul lato destro del torace senza tagliare lo sterno o le costole.

 

Intervento Standard – STERNOTOMIA

La sostituzione della valvola mitrale e gli interventi di chirurgia plastica viene solitamente eseguita aprendo il torace lungo la linea mediana e separando lo sterno. Con questo accesso il cuore è soggetto ad un rischio, anche se basso, di complicanze tra le quali la più grave: la mediastinite, cioè un’infezione che ritarda la guarigione dello sterno e determina la riapertura della ferita con lunghissimi tempi di guarigione.

I pazienti con diabete, obesità e malattia broncopolmonare sono particolarmente inclini a questa complicanza. Ci vogliono circa due mesi per far guarire del tutto lo sterno. Durante questo periodo è importante evitare tutti i movimenti che possono esercitare trazione sullo sterno e quindi compromettere il processo di guarigione.

 

Intervento Mini-Invasivo – MINITORACOTOMIA

Gli interventi sulla valvola mitrale vengono eseguiti, attraverso un taglio di 5/7 cm, praticato sotto o lateralmente alla mammella destra. È necessario intervenire all’interno del cuore, ed è importante utilizzare la circolazione extracorporea, in questo caso la circolazione viene eseguita attraverso una piccola incisione di circa 3 cm nell’inguine destro attraverso l’arteria e la vena femorale.

Recentemente, in collaborazione con chirurghi plastici, è stato utilizzato un approccio al capezzolo in pazienti selezionati. L’incisione è sulla zona areolare, la stessa utilizzata per gli interventi di chirurgia estetica sulla mammella, per cui non è visibile alcuna cicatrice.

L’operazione viene eseguita con una telecamera situata nella cavità toracica, che passa attraverso un foro di 5 mm che mostra la struttura cardiaca notevolmente ingrandita. La mancata apertura dello sterno può comportare un recupero più rapido. L’effetto estetico è ottimo, soprattutto nelle donne, perché la presenza del seno può coprire completamente le piccole ferite chirurgiche. 

Questa tecnica mininvasiva è particolarmente adatta per i pazienti che hanno subito in precedenza un intervento chirurgico di bypass delle arterie coronariche o altri interventi cardiaci e richiedono la sostituzione o la riparazione della valvola mitrale. L’uso della micro toracotomia consente al vecchio bypass o all’adesione del cuore alle strutture circostanti di raggiungere il cuore attraverso un nuovo percorso senza ostacoli.

Ad oggi, in pazienti selezionati, un sistema robotico può essere utilizzato per eseguire un intervento chirurgico alla valvola mitrale senza aprire il torace. Attraverso quattro fori di pochi millimetri e una piccola incisione di 3 cm, nella cavità toracica vengono inseriti strumenti chirurgici e una telecamera che visualizzano la struttura interna.

La mini-telecamera e gli strumenti chirurgici sono guidati  all’interno del corpo da un robot che il chirurgo comanda a distanza da una consolle dove all’interno è visibile con ricostruzione tridimensionale il campo chirurgico ripreso dalla telecamera. 

 

Risultati 

L’uso di metodi minimamente invasivi può ridurre l’incidenza di complicanze postoperatorie, abbreviando così la terapia intensiva postoperatoria e la degenza ospedaliera. Il ritorno alle normali attività quotidiane è anche più veloce rispetto alla chirurgia convenzionale (sternotomia).

Va inoltre sottolineato l’aspetto estetico. La cicatrice è piccola ed in alcuni casi non è visibile. Tutto ciò ha anche un grande impatto psicologico in quanto aiuta a dimenticare l’esperienza vissuta.

 

Impianto trans-catetere di protesi valvolare aortica (TAVI)

Da qualche anno sono disponibili valvole biologiche che possono essere posizionate senza aprire il torace, attraverso un catetere introdotto dai vasi dell’inguine o dalla punta del cuore (TAVI). 

Questa tecnica è adatta solo per pazienti anziani con calcificazione della valvola aortica e stenosi. Poiché mancano ancora risultati sulla durata nel tempo di queste valvole, il loro uso è indicato solamente in pazienti in età’ molto avanzata (ultra settantenni e ottantenni) con controindicazione o a rischio molto elevato per chirurgia convenzionale. 

Un’altra indicazione della TAVI è in pazienti che hanno una protesi valvolare aortica biologica impiantata in passato e che è degenerata. In questi pazienti, la terapia trans-catetere evita il reintervento convenzionale e i rischi correlati. 

Tuttavia, oltre alle condizioni cliniche elencate sopra, la chirurgia convenzionale è ancora la strategia chirurgica preferita a causa del rischio chirurgico estremamente basso e degli eccellenti risultati a lungo termine.

Chirurgia mini-invasiva con assistenza robotica per la chiusura del difetto del setto interatriale

La maggior parte dei difetti del setto interatriale può essere chiusa senza intervento chirurgico inserendo un piccolo ombrello nella vena della gamba. La procedura viene eseguita da un cardiologo interventista nella sala di emodinamica.

Questo tipo di difetto si riscontra solitamente nei giovani, per i quali l’effetto estetico della chirurgia è molto importante. In ogni ospedale quasi tutti gli interventi chirurgici per la chiusura del difetto interatriale sono eseguiti con tecniche mini-invasive come descritto per la chirurgia della valvola mitrale: una piccola incisione sotto il seno destro, in alcuni casi, è assistita da un robot.

Ionita Elena Loredana  III E