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DOR (Diaspora, Origini, Ritorni): Un’esperienza indimenticabile al campo estivo in Repubblica Moldova

Di Nicoletta Louennous 

Il progetto “DOR” realizzato da otto anni in Moldova, mira a sensibilizzare i giovani, ovvero i rappresentanti della seconda generazione di migranti in merito alla loro identità culturale e a creare legami emotivi con il paese d’origine dei genitori e nonni.

Ogni estate, nel mese di agosto, trascorro parte delle mie vacanze in Moldova dai miei nonni.

Per cinque fantastici anni ho avuto l’opportunità di essere selezionata per partecipare al campo estivo DOR “Diaspora Origini Reveniri”.

Nel programma vengono ammessi circa 120 giovani provenienti dalla diaspora moldava nel mondo, di età compresa tra i 12-17 anni da diversi paesi come Irlanda, Grecia, Francia, Italia, Russia, Norvegia, Spagna, Germania, USA, Repubblica Ceca, Bulgaria, Portogallo, Georgia, Canada, Romania, Ucraina, Regno Unito, Turchia, Olanda, Serbia, Macedonia e Repubblica Moldova.

Purtroppo, non potrò più partecipare al campo estivo a causa del limite d’età e per questo avrei piacere di raccontarvi la mia esperienza al “DOR”.

Negli anni scorsi, fino al 2019, il programma si svolgeva in presenza. Abbiamo realizzato attività creative, sportive, artistiche, linguistiche, storiche, culturali e incontri con varie personalità del paese.

Durante le varie edizioni abbiamo visitato diverse località turistiche con escursioni in battello sul fiume Nistru, visite al complesso archeologico Orheiul Vechi, un vero e proprio museo all’aperto, dove abbiamo ammirato antiche abitazioni ed i monasteri scavati nella roccia. Abbiamo visitato anche il canyon roccioso di Butuceni, costituito da numerosi strati calcarei, grotte e caverne.

Mi sono piaciute le escursioni nella fortezza Soroca (monumento medievale) con 4 torri monumentali a pianta circolare del diametro di 40 metri, costruita nel 1499.

 

Successivamente, siamo andati a visitare “La Candela della Riconoscenza” sul fiume Nistru alta 29.5 mt., progetto realizzato dal famoso scrittore Ion Druta. Per raggiungere la cappella a forma di candela in cima alla collina abbiamo fatto 600 gradini e da lì si è aperto un panorama mozzafiato!

Nell’ambito dell’attività “Giovani talenti”, abbiamo presentato vari numeri artistici come poesia, canto, danza, acrobazia, ginnastica artistica, arti marziali, ecc.

Mi ha impressionato l’incontro con la squadra olimpica moldava e con la squadra speciale “Fulmine” della polizia, che ci ha mostrato esercizi di combattimento corpo a corpo.

Molto interessante è stato l’incontro con il nuotatore Ion Lazarenco-Tiron, che è riuscito ad attraversare i sette stretti del mondo ed è stato candidato al premio Nobel per la pace 2019.

Un dialogo istruttivo è stato quello con lo scrittore Denis Rosca, che ha raccolto, in quattro anni, le biografie di 1800 moldavi illustri pubblicandoli nel “Libro d’Oro” della Moldova.

La sorpresa del programma è stata la visita del 27 agosto, ovvero il Giorno dell’Indipendenza, al Parlamento. Lì siamo stati informati sul lavoro della legislatura e siamo stati invitati a visitare l’Aula dell’Europa, l’Aula delle conferenze, il museo e la plenaria del Parlamento.

Tutte le serate si concludevano con un concerto o in discoteca!

Ho ottime impressioni dal programma DOR. Qui ho fatto nuove amicizie e ho rivisto quelle vecchie. In dono ho ricevuto un album contenente varie foto delle attività quotidiane del campo estivo “DOR”, che mi ricorderanno le bellissime giornate passate in compagnia e un diploma di partecipazione.

Alla conclusione del campo estivo abbiamo vissuto delle emozioni indescrivibili con abbracci, pianti e desideri di nuovi incontri. Infatti, “DOR” in rumeno non è solo la sigla del programma, ma è una delle parole intraducibili che si potrebbe identificare come “la sofferenza per la separazione dalla persona amata”. Allo stesso tempo è un miscuglio di sentimenti di gioia, nostalgia, preoccupazione e amore. L’espressione “dor” si usa anche verso il paese di provenienza dalle persone emigrate ed è una delle più forti emozioni che si possa provare, poiché lì è dove hanno lasciato la casa, i genitori, gli amici.

L’anno scorso, a causa della pandemia COVID-19, il programma si è svolto online tra il 10-19 agosto 2020, con lo slogan: “Un altfel de DOR: la distanță, dar totuși împreună!” ovvero “Un diverso DOR: a distanza, ma comunque insieme!”. Durante questi dieci giorni, i partecipanti hanno avuto la possibilità di interagire online, riscoprendo le tradizioni, la cucina moldava ed elementi storici grazie a diversi quiz, concorsi e laboratori con la guida degli animatori ed esperti del mestiere.

Dopo la chiusura del campo estivo, anche se siamo lontani, continuiamo a sentirci e a scriverci sui mezzi di comunicazione virtuale e sui social. Ci definiamo tutti come una grande famiglia, maturando insieme. Questa esperienza ci ha fatto veramente capire l’importanza dell’amicizia, in particolare nell’adolescenza. Anche se costruita in dieci giorni si sono venuti a formare legami forti, perché abbiamo condiviso interessi, passioni, idee e storie dei diversi paesi di provenienza di ognuno di noi, accomunate dalla terra d’origine dei genitori e nonni, così da non dimenticare le origini.