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Giornata Mondiale della Terra: serve il contributo di ognuno di noi per salvare il nostro pianeta

La Giornata mondiale della Terra ogni anno ricorda a tutti noi quanto sia importante rispettare e difendere il nostro pianeta.
Fu alla fine degli anni ‘60 che si cominciò a usare la plastica, materiale che costava poco ed era pratico da utilizzare. Si capì presto che era un materiale inquinante ma pochi pensarono ai danni futuri. Nelle discariche ci si accorse che la plastica bruciando produceva gas di cattivo odore che inquinava l’aria provocando danni alla salute delle persone, alle piante e agli animali che respiravano aria inquinata e si nutrivano dei vegetali che crescevano in terreni inquinati! Anche per la carta inizialmente non si pensò che usarne troppa poteva essere pericoloso per l’ambiente! La carta si ricava dalla cellulosa degli alberi che tagliati, soprattutto dalle grandi foreste, tolgono ossigeno agli esseri viventi. Inoltre senza vegetazione gli animali non hanno più il loro luogo naturale dove vivere e non hanno da mangiare; molti animali muoiono, in alcuni casi addirittura si estinguono!
A inquinare moltissimo l’aria c’è anche il petrolio che usiamo per le automobili e tutti gli altri mezzi di trasporto oltre che per il riscaldamento nelle nostre case.
Ed è proprio al petrolio che è legato l’Earth day, traducendo dall’inglese la Giornata Mondiale della Terra.
Il 29 gennaio 1969 nella costa dell’Oceano Pacifico, al largo dello stato americano della California, un milione di litri di petrolio si riversò in mare di continuo per undici giorni a causa di uno scoppio durante la trivellazione dei pozzi di petrolio in mare. Durante il nostro incontro di redazione la maestra ci ha fatto vedere le foto scattate in quell’occasione. Sono immagini veramente molto tristi ma che ci hanno aiutato a riflettere sulla necessità di rispettare la nostra Terra. Circa 50 chilometri di spiaggia erano diventate verde scuro, il mare era tutto nero e puzzolente di petrolio. Fu un disastro ambientale terribile: delfini, balene, leoni marini e pesci morti, avvelenati dal petrolio. Molti uccelli che si nutrono di pesci morirono di fame e intossicati dal petrolio. L’aria era irrespirabile e la gente portava le mascherine proprio come facciamo noi oggi a causa della pandemia da covid 19! Questo grave incidente fece preoccupare molte persone; ci furono molte proteste per dire che il mondo andava salvato. Il 22 aprile 1970 dopo circa un anno dal disastro, fu celebrato il primo “Earth Day”. In tutta l’America la gente, incoraggiata dal senatore Gaylord Nelson, scese nelle strade di molte città americane per protestare. Così nel giro di un anno furono approvate molte leggi per proteggere l’ambiente.
Da allora ogni 22 Aprile si celebra l’ “Earth Day” non soltanto in America, ma in 193 paesi del mondo. Circa un miliardo di persone di varie culture, religioni, nazionalità diffondono il più possibile idee ambientaliste contro tutte le forme di inquinamento. Oggi sappiamo che il futuro della Terra è nelle nostre mani e che serve il contributo di ognuno di noi per salvare il nostro pianeta.
Ma noi cosa possiamo fare?
La Terra è come una mamma che dobbiamo amare e trattare bene. Noi tutti dobbiamo salvaguardare il nostro pianeta seguendo determinati comportamenti:
Ricordiamoci sempre la REGOLA DELLE 4R:
1. RIDURRE cioè produrre meno rifiuti di plastica, carta o cartone
2. RIUTILIZZZARE cioè imparare a usare il più possibile quello che abbiamo invece di buttarlo via
3. RICICLARE dobbiamo riciclare i rifiuti facendo la raccolta differenziata, separando vari materiali
4. RECUPERARE i rifiuti indifferenziati, non riciclabili perché possono essere utili per creare nuovi oggetti
Inoltre possiamo:
• non sprecare l’acqua
• non usare prodotti in plastica preferendo quelli di legno o di altri materiali naturali
• ridurre l’uso della carta per proteggere i nostri alberi
• non lasciare mai rifiuti mai terra
• mangiare il più possibile alimenti a kilometro zero, cioè prodotti coltivati nelle zone vicino a noi, evitando così di inquinare trasportando con i camion o altri mezzi che per camminare hanno bisogno di benzina
• utilizzare la bici e i mezzi pubblici invece dell’automobile
• seminare piante e fiori, prendersi cura di loro per contribuire a tenere l’aria pulita
• parlare di rispetto dell’ambiente con tutti, come stiamo facendo noi scrivendo questo articolo, per convincere tutte le persone che la nostra Terra è una grande mamma che ci vuole bene e ci fa regali meravigliosi. Ma noi dobbiamo restituirle i doni che fa con la cura e il rispetto che merita. Rispettare l’ambiente esterno significa tutelare noi stessi, la nostra vita.

Redazione UN MONDO DI AMICI