Il 25 aprile: un messaggio per noi giovani

Quella del 25 aprile è stata scelta come data simbolo della liberazione italiana dall’occupazione dei tedeschi e del fascismo. In realtà non segna la conclusione definitiva della guerra , avvenuta il 3 maggio del medesimo anno , ma è giusto che tutti gli italiani la riconoscano come una vera e propria festa , e che si ricordino di chi ha avuto ruolo nella liberazione , sia che fossero i partigiani,  sia che fossero donne e ragazzini , tutti coloro che hanno comunque contribuito ad essa.

Ognuno di noi dovrebbe ricordare , cogliendo un papavero ( scelto come simbolo della lotta partigiana per il suo colore rosso, come il sangue versato per la libertà,  e per la spontaneità con la quale nasce , un po’ come all’inizio il movimento) il sacrificio di tante persone e porre più attenzione alle targhe e alle lapidi commemorative distribuite per le strade della città o poste dove ci sono state delle fucilazioni e si dovrebbero leggere per bene i nomi delle vie, perché tanto ci dicono sulle persone alle quali sono state intitolate. Si tratta di ragazzi, poco più che ventenni, che hanno consapevolmente rischiato la propria vita per garantirne una migliore a tutti gli italiani .

Sono stati pronti a stravolgere la loro vita , passando condizioni di fame , freddo , paure , malattie , ma era  più forte il desiderio di riconquistare la pace e costruire sul sangue di tutti i caduti un’Italia fondata sui valori di uguaglianza, libertà e legalità.

Sono passati quasi 80 anni da quel 25 aprile , ma per fortuna ancora rimane presente il ricordo , grazie anche alle testimonianze dei partigiani ancora in vita . A loro va la gratitudine nel ricordare, anche con dolore, quello che hanno passato, perché come un tempo credevano nelle loro azioni, così oggi credono che finché ci sarà memoria ci sarà la volontà di vivere nella libertà.

Purtroppo sembra esserci chi non riconosce questo sangue versato e questo potrebbe far ritornare gli orrori di una guerra e solo chi li ha assaporati può raccontare quanto sia bello riconquistare la libertà fatta anche di piccole cose, come il ritorno della luce in città dopo un lungo buio.

Questo messaggio che si rinnova ogni anno va consegnato a noi giovani , affinché non ritorni mai più il buio e il rispetto della nostra Costituzione sia una garanzia di pace .

Margherita Fazio classe 3G SMS D’Azeglio

IC Molassana e Prato (Genova)

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