Baghdad, esplosione in ospedale Covid: 82 vittime

Baghdad, esplosione in ospedale Covid: 82 vittime

La causa è collegata al deposito di ossigeno nel reparto di terapia intensiva

L’ospedale Ibn al-Khatib dopo l’incendio – foto da Twitter

Il 24 aprile un vasto incendio ha devastato l’ospedale per malati Covid Ibn al-Khatib di Baghdad. Il bilancio è grave, si parla di 82 vittime tra pazienti, parenti dei pazienti e personale medico. Tra i morti anche 28 pazienti che si trovavano in gravi condizioni in terapia intensiva collegati ai ventilatori polmonari. Almeno 110 i feriti.

Il paese, già duramente colpito dalla pandemia, con più di un milione di contagiati, adesso si trova in serie difficoltà: l’ospedale di Ibn al-Khatib era il più importante centro Covid del paese.

Il primo ministro, Mustafa al-Khademi, ha chiesto un’indagine per accertarsi che l’incendio non sia di natura dolosa e per scoprire come quelle bombole di ossigeno siano potute esplodere, arrecando gravissimi danni non solo all’ospedale, ma all’intera popolazione.

“Non voglio sentir parlare di corto circuito” ha detto il ministro riferendosi ad alcune ipotesi circolate subito dopo l’accaduto.

Molte persone hanno manifestato davanti l’ospedale e nelle varie piazze delle città (foto) per protestare contro i servizi pubblici della città e chiedendo le dimissioni del ministro della salute Hasan Mohamed Abas.

Anastasia Nicolai