“Resti?”, il libro che ha cambiato la mia vita

“Resti?”, il libro che ha cambiato la mia vita

Il romanzo di Riccardo Bertoldi ha stravolto il mio modo di vedere l’amore

Comincio con il dire che la scelta di questo libro è stata puramente casuale, infatti, un giorno, entrando in libreria mi sono avvicinata ad uno scaffale e ho notato un libro dalla copertina rossa. Quando l’ho estratto mi è capitato di vedere prima il retro del libro e poi il davanti. Quello che mi ha spinto veramente a comprarlo è stato la frase che era sul retro: “Non dimenticatevi dei sogni”. Può sembrare una cosa banale, ma spesso tutti noi ci dimentichiamo dei sogni, anche se magari lo facciamo inconsciamente. Poi, dopo aver letto la breve trama, ho deciso che era il libro perfetto.

La trama

Tienili stretti i ricordi. Tienili stretti, perché i ricordi sono tutti quei momenti che ti hanno fatto diventare quello che sei. Se li dimenticano tutti, gli attimi senza importanza. Invece tu tienili stretti, perché ci sono tante cose che meritano di continuare a esistere.” E’ così che il racconto si apre. Qui segue una lettera che il protagonista, Andrea, scrive a Elisa, la sua ex amata trasferitasi in un’altra città in cerca di fortuna. Andrea è un ragazzo di Nosellari, un piccolo paesino tra i monti del Trentino, che dopo aver chiuso, con un nodo in gola, una lunga storia d’amore con Elisa, conosce Irene. Irene si è trasferita lì da poco insieme a sua madre; ha dovuto impacchettare i suoi ricordi in uno scatolone e cominciare un nuovo inizio a Nosellari. I due si incontrano per la prima volta in un bar, senza scambiarsi parola, senza però sapere che il destino li avrebbe fatti incontrare: una sera al chiaro di luna, su una fredda panchina, i due iniziano a parlare e scocca la scintilla. Prima di iniziare la loro vera e propria storia d’amore, decidono di fissare un appuntamento, ma non uno di quelli normali, bensì una specie di gioco: ognuno porterà all’altro un libro che reputa importante e se, a entrambi piacerà il libro scelto dall’altro, si incontreranno a quella fredda panchina; se invece dovesse accadere il contrario, significherà che non sono fatti per stare insieme: “Proprio mentre sto per allontanarmi, la vedo arrivare. Rimaniamo a fissarci. Si avvicina e si siede di fronte a me. -Resti? le chiedo. Resto.” Con il passare dei giorni, il loro rapporto si intensifica e iniziano a parlare dei sogni: “Perché di cosa siamo fatti, se non di sogni? Di tutti i tipi di sogni: quelli mai realizzati, quelli a portata di mano, quelli che cerchiamo di raggiungere e soprattutto quelli che teniamo dentro al cuore. Non lasciateli marcire in un cassetto. Non dite loro addio solo perché a un certo punto vi sembrerà tutto troppo difficile.” Così decidono di fare una lista, la lista dei loro sogni su cui scrivono quelli che vorrebbero realizzare insieme. Andrea è incredulo davanti all’amore che prova per Irene: non riesce a credere di aver trovato la persona giusta, l’incastro perfetto del puzzle, la metà perfetta della mela: “Scegliete chi non ha bisogno di un motivo per restare, perché quel motivo siete voi. Scegliete chi vi fa sentire liberi, perché è proprio questo, l’amore. Scegliete e non lasciate mai nulla al caso. Scegliete chi è sempre “un po’ più”. Un po’ più tutto.” Più tempo passano insieme e più si innamorano l’uno dell’altra. A un tratto, la loro relazione viene messa a repentaglio dalla scomparsa di Irene, che non risponde né alle chiamate né ai messaggi di Andrea. Andrea non fa che pensare a cosa avrebbe potuto sbagliare, al fatto che forse è successo tutto troppo velocemente. Tre giorni dopo Irene torna a Nosellari, ma purtroppo con una terribile notizia: è malata di cancro. A entrambi sembra cadere il mondo addosso, ma Irene non vuole far soffrire Andrea per la sua malattia ed è per questo che si allontana da lui. Con il passare dei giorni Irene capisce di aver bisogno di lui più di quanto agli umani serva il sole per vivere, così tornano ad amarsi più di prima: “E’ sempre così: scopriamo di amare le cose quando non le abbiamo. Succede con il sole quando piove, con l’amore quando fugge e anche con il tempo quando ci dicono che quello a nostra disposizione sta finendo.” A questo punto decidono di affrontare la chemioterapia insieme, per mesi che sembrano non finire mai, ma Irene è sempre più stanca e i dottori decidono di interrompere la chemioterapia. Irene è arrabbiata per questo, ma lo è ancora di più quando i dottori le comunicano che le rimangono pochi mesi di vita; è arrabbiata perché si perderà il mondo, non potrà fare molte cose e soprattutto perché non avrà il tempo di vivere la sua vita con Andrea. Nei pochi mesi che restano a Irene, i due realizzano tutti i sogni che avevano annotato sulla lista. Passati questi, Irene muore lasciando una lettera ad Andrea dove gli dice che non deve essere triste per lei, ma deve vivere il suo presente ricordandola nel migliore dei modi. In fondo, amare significa donare una parte di sè che non ci verrà restituita. Il romanzo si chiude due anni dopo la morte di Irene, quando Andrea conosce una ragazza, Ludovica, nella casa sull’albero dove andava da bambino. “L’amore va misurato in sensazioni, brividi, sorrisi strappati dopo un pianto strozzato. Non in tempo. Il tempo e l’amore vanno misurati in battiti di cuore accelerati.”

Commento alla storia

Resti è uno di quei libri che ti entrano nel cuore e lo scuotono. Un libro basato sull’amore, ma non solo su quanto esso possa stravolgerci completamente, ma soprattutto su quanto sia essenziale nella nostra vita: amare significa donare una parte di noi che nessuno ci restituirà mai. No, Resti è ancora più di questo: parla di amicizia e di quanto è fondamentale per ognuno di noi, parla dei sogni, perché dobbiamo sempre credere ai sogni anche quando tutto si incupisce, parla dei ricordi, perché i ricordi non devono essere cancellati dalla nostra mente, anche se fanno parte di un passato doloroso. Leggendo questo libro ho capito che per noi semplici umani non è importante chi sia a donarci l’amore, ma è importante che ci venga donato, in qualsiasi forma esso sia; siamo fatti così, noi. In fondo, l’amore ci cambia per sempre. Inoltre è un libro che esprime le paure dell’uomo a relazionarsi, ad innamorarsi e a soffrire. Questo romanzo è l’essenza della sensazione totalizzante di quanto l’amore si impossessa della tua vita e la cambia per sempre.

 

Ludovica Notarnicola