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Donne e uomini sono finalmente ‘uguali’ oppure siamo tornati al passato?

di Ema Skenderaj, 3G

In Italia l’uguaglianza delle donne è stata riconosciuta definitivamente nel 1948. Ma quanto è ancora lontana la parità oggi? Quanto vengono rispettate le donne?

Molti casi di cronaca e analisi sociali dimostrano l’opposto, ovvero che le donne spesso non vengono trattate secondo un principio di parità. 

Come primo esempio, magari anche quello più banale, possiamo prende i DRESS CODE di molte scuole che vietano alle ragazze di indossare certi capi perché potrebbero attirare l’attenzione dei propri coetanei se non dei professori.  Queste regole vengono definite da molte studentesse come “sessiste” e quindi scorrette, contraddittorie o addirittura discriminatorie. Le ragazze si oppongono a queste regole però, forse, a volte vengono dimenticate le buone intenzioni di queste limitazioni, ovvero evitare problemi religiosi e culturali.

“Se ti vesti in quel modo è normale che poi accada, te le cerchi”

Spesso possiamo sentirci dire questa frase e soprattutto viene usata come “scusa” per normalizzare un’aggressione spesso avvenuta in pubblico. Ogni giorno vengono segnalati casi di aggressioni e violenze sulle donne. Queste persone sono state oggetto di cronaca molte volte e si può notare che, anche con un abbigliamento “normale”, le ragazze diventano vittime: anche soltanto guardandola oppure rivolgendo commenti non graditi,  una donna può sentirsi colpita a  livello psicologico e quindi sentirsi insicura e a disagio tanto da cambiare il proprio modo di vestirsi per sentirsi più al sicuro in pubblico.

Più di 60 milioni di matrimoni al mondo sono forzati e in almeno 146 paesi le ragazze vengono sposate sotto i 18 anni, come si legge su Ingenere. Spesso è una tradizione, spesso è conseguenza di condizioni di arretratezza economica o culturale. In questi casi le ragazzine, se non addirittura bambine, non hanno più la libertà di scegliere il proprio futuro e vengono destinate ad un uomo che, di frequente,  ha molti anni in più.

Queste pratiche sono una negazione della libertà di queste ragazze oltre che una violazione dei loro diritti e un ostacolo per il loro futuro.