• Home
  • Blog
  • Articoli
  • Pianoforte, passione e dedizione. Intervista a studente di conservatorio

Pianoforte, passione e dedizione. Intervista a studente di conservatorio

Il conservatorio e le sue particolarità: intervista a Antonio Capizzi, terzo anno di conservatorio

Presentati ai nostri lettori

Sono Antonio Capizzi, ho sedici anni, studio pianoforte al conservatorio di Catania Vincenzo Bellini e frequento il terzo anno del corso propedeutico.

Perché hai scelto di intraprendere questa strada?

Ho scelto di fare il conservatorio perché, sin da quand’ero piccolo, ero affascinato a suonare il pianoforte. Ho fatto inizialmente un anno di lezioni alle scuole elementari poi, rendendomi conto di quanto mi piacesse, ho continuato per i successivi anni di scuole medie entrando all’orchestra della scuola. Ho fatto la prova di ingresso al conservatorio e, inaspettatamente, mi hanno preso.

Come funziona esattamente il conservatorio?

Da quando sono entrato io al conservatorio c’è stata una riforma che ha portato prima a fare 3 anni di corso propedeutico, per poi entrare nel triennio; dopo, ci aspetta il biennio che è il vero e proprio corso per laurearsi in pianoforte. il corso propedeutico, a differenza degli anni precedenti, sostituisce quello precedente, che durava  8 anni.

Che lezioni segui?

Oltre a studiare pianoforte, faccio parte del coro, studio solfeggio ed elementi di armonia. Quest’ultimo, è un corso introduttivo per poi compiere armonia che si svolge al triennio e consiste nello studio del rapporto tra gli accordi.

Come sono organizzate lezioni? 

Una volta la settimana studio un’ ora di armonia e un’ora di solfeggio. Le lezioni di coro sono solo un’ora ogni due settimane, a causa della situazione attuale. Le lezioni vere e proprie di pianoforte sono, circa,  un’ora la settimana.

Che strade lavorative si possono intraprendere seguendo questa strada?

I più tradizionali sono, sicuramente, il concertista o l’insegnante. Oppure, se si suona uno strumento che fa parte dell’orchestra, si può provare ad entrare in una di queste (il pianoforte non fa parte degli strumenti di un’orchestra). Ma di sicuro, non è molto facile trovare lavoro in quest’ambito. 

Quante ore impieghi al pianoforte durante la settimana? Ed è difficile gestire il tempo anche per lo studio in ambito scolastico?

La quantità di ore che dovrei spendere al giorno per il mio livello è tra le due e le tre ore, ma mi viene molto difficile stare così a lungo davanti il pianoforte. In media, dedico due ore al giorno al pianoforte, ma il tempo è variabile, posso arrivare a suonare anche per tre ore di seguito. Dipende anche dalla quantità di compiti che ho per il giorno dopo. Devo ammettere che non è facile ma se si ha una passione si coltiva con impegno e dedizione.

Testo e foto di

Matteo Messina, III I