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Essere pediatri in tempo di pandemia: intervista alla pediatra Maria Libranti

Dottoressa, nell’ultimo anno a causa del COVID-19 ci sono stati parecchi cambiamenti: quali ripercussioni ha subito il suo lavoro? 

Nei primi mesi del 2020 l’affluenza degli ambulatori dei pediatri di famiglia ha subito un forte calo a causa della paura del contagio sebbene, proprio in quel periodo, i casi di infezione erano assai contenuti nella nostra regione. L’organizzazione dello studio ha dovuto subire dei cambiamenti a causa della necessità di contenere i contagi prevedendo una accurata disinfezione degli ambienti e un accesso scaglionato dei pazienti. Nei mesi successivi, con l’arrivo dei dispositivi di protezione individuale, è ripresa l’attività con ritmi più sostenuti ma sempre nel rispetto delle norme anti-covid.  

Negli ultimi mesi ha riscontrato molti casi di infezione da COVID-19 tra i suoi piccoli pazienti?

A partire da quest’autunno diversi nuclei familiari sono state vittime dell’infezione coinvolgendo bambini di tutte le età compresi i lattanti

In quale maniera e con quale gravità i bambini mostrano i segni dell’infezione?

Fortunatamente, sin da subito, questo virus si è dimostrato “gentile” con i bambini e tra i miei assistiti non vi è stato nessun caso grave. Nella maggior parte dei bambini l’infezione è decorsa asintomatica, in una minor parte alcuni di loro hanno manifestato sintomi influenzali o gastrointestinali di breve durata. Anche i lattanti, spesso contagiati dalle loro mamme, hanno superato in tempi brevi e senza conseguenze l’infezione da COVID-19

La madre positiva al covid-19 deve interrompere l’allattamento o può continuare a nutrire il suo bambino?

Se la madre è positiva ma asintomatica non vi sono controindicazioni all’allattamento.  Viceversa, una madre positiva e sintomatica che assume farmaci dovrà necessariamente interrompere l’allattamento.

La campagna vaccinale è partita da qualche mese: le madri che allattano possono essere sottoposte a vaccinazione?

I dati in letteratura non sono ancora uniformemente in accordo, ma le evidenze suggeriscono che i benefici dell’allattamento superino i rischi che la nutrice e il suo bambino possano subire dalla vaccinazione.

Testo e foto di

Matteo Messina, III I