Hikikomori: doppio isolamento con la pandemia

di Beatrice Coltella

Per «Hikikomori», parola giapponese che significa letteralmente «stare in disparte», si intende un fenomeno comportamentale nato in Giappone che colpisce specialmente i giovani in età scolare. I ragazzi affetti da questo disturbo si isolano completamente tramite una forma di autoreclusione nella propria camera da letto, eliminando ogni tipo di legame con il mondo esterno: non dormono, spesso non mangiano, rifiutano le relazioni interpersonali, a meno che non siano virtuali. Spesso tali forme di reclusione derivano da pressioni di realizzazione sociale da parte della famiglia, della scuola o della società stessa, diventando cosi una sorta di meccanismo di difesa.

Tale fenomeno  sta diffondendosi sempre più anche nell’Occidente. In particolare in Italia si è stimato che gli Hikikomori  siano all’incirca 100mila, un numero poco sconvolgente se si pensa che in Giappone siano minimo 1 milione ad esserne affetti.

Il rischio che corriamo in questo particolare momento storico è che tale emergenza  venga «camuffata»  della pandemia.

La pandemia ci ha costretti a rimanere chiusi in casa per periodi più o meno lunghi. Con il lockdown abbiamo completamente rivoluzionato le nostre abitudini: lavori in smart-working, scuola in didattica a distanza, distanziamento sociale. C’è il rischio che ormai il «restare a casa» venga considerato una cosa normale, a partire proprio dai genitori stessi degli Hikikomori ,che potrebbero aver sottovalutato il problema in molti casi. Ma allora, la pandemia ci ha resi tutti degli Hikikomori?

La risposta è no; c’è differenza tra un ragazzo che passa tutto il giorno davanti ai videogiochi per noia e chi invece decide volontariamente di isolarsi.  Bisogna distinguere infatti l’isolamento per scelta dall’isolamento forzato, imposto nel nostro caso per motivi di sicurezza, poiché le ripercussioni psicologiche sono nettamente diverse.

Tale condizione di isolamento mondiale ha reso meno identificabili i casi di ritiro volontario, motivo per cui è necessario prestare la giusta attenzione per questa urgenza, per evitare che passi inosservata.