Lo Zimbabwe vende licenze per uccidere elefanti

di Beatrice Coltella

Pagare per uccidere un animale selvatico: è esattamente ciò che sta accadendo nel Sud-Africa, in Zimbabwe. Il governo africano ha dichiarato di mettere all’asta ben 500 elefanti come grossa fonte di guadagno, dovendo rimediare alle difficoltà economiche causate dal basso turismo di quest’anno dovuto alla pandemia.

 Tinashe Farawo, portavoce della Parks and Wildlife Management Authority, assegnerà 500 licenze per la caccia all’elefante africano, fino a 70.000 dollari per animale per contribuire alla manutenzione dei parchi nazionali africani. I gruppi di conservazione hanno espresso la loro grande preoccupazione per la caccia agli animali, oltretutto sempre più minacciati di estinzione. Simiso Mlevu, portavoce del Center For Natural Resource Governance, un movimento ambientalista che si batte per i diritti umani e per la sostenibilità dell’ambiente dello Zimbabwe, ha definito “spaventosa” la caccia agli elefanti dello Zimbabwe: “Sono necessarie misure più innovative ed eco-compatibili per migliorare le entrate dai Safari fotografici e dal turismo in generale”, ha aggiunto.

Ma Farawo ha dichiarato di continuare a rilasciare i permessi di caccia, sottolineando che la pratica é in corso dal 1991 e che “non era necessario far rumore”.