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Un giorno senza guerra per salvare 34 milioni di persone dalla fame

di Beatrice Coltella

L’ Oxfam, confederazione internazionale di organizzazioni che da tempo si batte per la riduzione della povertà nel mondo, ha fatto dei calcoli sconvolgenti: le spese militari hanno raggiunto un costo di 1900 miliardi di dollari all’anno a livello globale; se i governi rinunciassero alle spese militari per sole 26 ore, avremmo 5,5 miliardi di dollari a disposizione per salvare 34 milioni di persone dalla fame nei prossimi mesi in paesi oppressi da guerra, pandemia e cambiamenti climatici, come  Yemen, Afghanistan, Etiopia, Sud Sudan e Nigeria.

Francesco Petrelli, policy advisor di Oxfam Italia, citando innanzitutto le stime fatte dalle Nazioni Unite esattamente un anno fa sull’aumento esponenziale della fame, ha annunciato che 174  milioni di persone in 58 paesi stanno già rischiando di morire di malnutrizione. 80 paesi su 100  in cui le agenzie delle Nazioni Unite intervengono sono colpiti da conflitti.

La soluzione è eliminare il binomio fatale guerra-fame, smettendo di vendere armi anche solo per un giorno.

Inoltre i prezzi dei beni alimentari sono aumentati negli ultimi 7 anni e i paesi più ricchi stanno tagliando sempre più gli aiuti alimentari. Questo a detta dell’Oxfam è un fallimento politico e morale allo stesso tempo, in quanto non si parla solo di carenza di cibo, ma anche di mancanza di uguaglianza.

Per questo l’Oxfam insieme ad altre 250 organizzazioni  umanitarie, hanno firmato una lettera aperta rivolta ai leader mondiali, per chiedere un’azione immediata e concreta.