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Sport e cultura: un modo per reagire alla pandemia. Intervista all’Assessore regionale Ilaria Cavo

di Alessio Lulli, IB

Il mondo dello sport e della cultura sono stati particolarmente penalizzati a causa della pandemia. Per comprendere meglio la situazione abbiamo intervistato l’Assessore Ilaria Cavo, che da anni si occupa della promozione di questi ambiti.

Cosa si sente di dire in merito alle decisioni del Governo per arginare la pandemia?

I territori hanno attuato le decisioni con grande responsabilità; penso al grande lavoro per la ripartenza delle scuole ai tavoli convocati dai prefetti. A livello globale, però, le misure prese in queste ore appaiono altalenanti e non sempre comprensibili; è stato giusto chiudere ed è giusto chiudere quando i dati del contagio ed i parametri per il territorio lo richiedono perché la salute è al primo posto. Le chiusure omogenee per tutta l’Italia durante le festività trattano in modo uguale situazioni diverse e tutto ciò è incomprensibile.

Come si sono organizzati lo sport e la cultura per reagire a questo difficile periodo di crisi?

Dopo una prima fase particolarmente difficile, durante la quale non sapevamo come orientarci, abbiamo deciso di riaprire tutte le attività sportive a livello agonistico, perché crediamo nell’importanza dello sport come presidio socio-culturale. Speriamo presto di poter dare a tutti la possibilità di praticare le discipline sportive che desiderano, ovviamente in piena sicurezza.

In ambito sportivo sono state promosse molte iniziative, ma il mondo culturale non le sembra ancora molto penalizzato?

Purtroppo sì, le indicazioni che sono state date dal Governo in quest’ultimi 14 mesi, non hanno per niente favorito molti settori della cultura, come teatro, cinema e musei. Dobbiamo impegnarci tutti per debellare al più presto la pandemia e sostenere la ripresa di questi ambiti così importanti per le vite di ciascuno di noi. La cultura, in tutte le sue forme, va sempre preservata e incentivata. 

Come si può concretamente raggiungere questi ambiziosi obiettivi?

Con investimenti pubblici e l’uso delle più moderne tecnologie. Pensiamo ai tour virtuali dei musei, ai concerti e alle rappresentazioni teatrali on-line. Purtroppo molte cose sono cambiate a causa della pandemia, ma è proprio nei momenti più difficili e complessi che bisogna aumentare energie e impegno e porsi nuovi obiettivi da raggiungere.

Invece a riguardo dello sport nelle scuole come si potrà procedere?

Le iniziative al servizio della scuola sono aumentate e grande attenzione dedicheremo sempre di più al sociale, promuovendo lo sport come strumento di inclusione.

Ringrazio Ilaria Cavo per l’ intervista rilasciata e la sua grande disponibilità, augurandole un buon lavoro.