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‘Ciò che inferno non è’ …evoluzione e crescita di un adolescente

È il 1993, Federico ha 17 anni, finalmente ha finito l’anno scolastico ed è pronto per partire per la sua vacanza studio dei sogni ad Oxford. Un giorno viene intercettato da Don Pino, un suo professore e prete, che nel tempo libero si adopera nel dare sostegno in una zona difficile di Palermo, detta Brancaccio. La richiesta del docente è quella di essere aiutato nel contrasto alla criminalità giovanile; questa verrà adempita da Federico e, poco dopo, dal fratello Manfredi a seguito di una visita a casa di Lucia, una ragazza che a Brancaccio ci è nata e cresciuta ed ha assorbito in sé l’essenza di quel luogo: indipendente, ma forte e pungente.

Varie vicende, non senza colpi di scena, fanno provare a Federico la vera forma mentis del Brancaccio, dei suoi abitanti e dei suoi padroni: ne rimane scottato, deluso, ma consapevole; sarà poi grazie alla conoscenza con altri ragazzi che troverà la forza di continuare. Il viaggio di scoperta si conclude con la morte di Don Pino, il 15 settembre 1993, ma inizia quello della crescita.

 

Giuseppe Capasso 2I