La repressione del Myanmar

È ormai un mese che il Myanmar si vede teatro di proteste cittadine contro il golpe militare a seguito delle pubbliche elezioni tenutesi l’1 febbraio.

La schiera cittadina, oltre ad aver indotto uno sciopero generale, si riversa senza sosta nelle strade contro i soprusi delle milizie che sparano a tappeto sui manifestanti generando morte e terrore: ammonta a circa 18 il numero dei decessi e più di mille quello degli arresti. I testimoni raccontano di sparatorie aggressive che mirano alla repressione delle proteste tramite la morte di persone disarmate, perlopiù giovani, come già avvenne in questo luogo nel 1988 e nel 2007.

 

Giuseppe Capasso 2I