Mens sana in corpore sano: esercizi di coordinazione

La coordinazione motoria è la capacità di eseguire l’idea mentale di un movimento col minor
dispendio di energia e con la massima efficacia.

Gli elementi che intervengono nella coordinazione sono: le capacità coordinative, le capacità percettive, le capacità di anticipazione, la fantasia motoria e il livello di sviluppo dello schema motorio. Le capacità percettive si distinguono in: capacità propriocettive, che permettono di raccogliere gli stimoli che provengono dall’interno del nostro organismo trasmettendoci le informazioni riguardanti le varie parti del nostro corpo nello spazio e la loro relazione, e le capacità esterocettive, che ci trasmettono le condizioni dell’ambiente esterno tramite i cinque sensi. Le capacità coordinative, che sono le capacità utilizzate per apprendere, controllare e organizzare un movimento e che per questo motivo costituiscono le basi per tutte le azioni che l’uomo può compiere, si distinguono, invece, in: capacità coordinative generali, cioè di apprendimento, controllo e adattamento motorio, e capacità coordinative speciali, cioè equilibrio, orientamento, differenziazione, reazione, ritmo, trasformazione e coordinazione segmentaria. Fanno parte delle capacità coordinative la regolazione dei movimenti riflessi, che sono azioni che il corpo esegue in determinate circostanze in modo involontario, istintivo e rapido a seguito di un determinato stimolo, la coordinazione oculo-manuale, l’orientamento spazio-temporale, la capacità di equilibrio, le capacità ritmiche e la laterizzazione. La coordinazione motoria è molto importante visto che può influenzare di molto il gesto sportivo anche se non è responsabile della potenzialità fisica dell’atleta non essendo una capacità condizionale. La coordinazione motoria, di conseguenza, serve per: eseguire movimenti precisi, apprendere facilmente e velocemente nuovi movimenti e ad adattare velocemente le precedenti esperienze motorie a nuove situazioni. Le competenze motorie di base si possono assimilare a quelle di un adulto intorno ai sette anni di età mentre il periodo compreso fino ai tredici anni di età è il periodo più favorevole per il miglioramento delle capacità coordinative. A differenza di altre forme di sollecitazione motoria, la coordinazione non può essere migliorata tramite un unico metodo, bensì vanno alternati e combinati diversi metodi ed allenamenti, spazi, tempi di esecuzioni e stimoli. Si va a lavorare principalmente sul raggiungimento di piccoli obiettivi alla volta, rinforzando soprattutto la motivazione e lo scopo del movimento, per migliorare così l’esecuzione del gesto. Il prerequisito fondamentale per arrivare alla corretta esecuzione del gesto tecnico è la padronanza degli schemi motori di base, quali camminare, correre e saltare. Durante lo svolgimento degli esercizi è opportuno far attenzione al carico di lavoro, che deve essere quello naturale, e al ritmo di esecuzione degli esercizi che deve permettere una corretta esecuzione.

Infine, il recupero tra gli esercizi non è obbligatorio, ma va tenuto in considerazione qualora subentrassero stanchezza muscolare o organica. Tra i vari tipi di esercizi di coordinazione ci sono: gli esercizi di coordinazione ed equilibrio, come per esempio giochi di squadra, con la palla o le costruzioni, gli esercizi di coordinazione delle braccia, he prevedono la combinazione di movimenti delle braccia, da eseguire in entrambi i sensi, per migliorare la coordinazione tra gli arti, gli esercizi di capacità di reazione, che consistono in camminate in varie andature con l’inserimento improvviso di ulteriori esercizi che sviluppano la capacità di reazione, gli esercizi di coordinazione oculo-manuale, come per esempio fare rimbalzare una pallina da tennis contro il muro alternando le braccia, gli esercizi di capacità di ritmo, come per esempio la corsa calciata, saltata o a ginocchia alte, e i circuiti completi.

Luca Russo, III I