Perché è presto per celebrare il primo maggio

Perché è presto per celebrare il primo maggio

Festeggiare il primo maggio è purtroppo un privilegio di pochi. Molti altri, invece, lo hanno passato
nell’amarezza dell’essere lasciati indietro … questo articolo, tuttavia, mira a un terzo gruppo, e o come si
addice “terzo”. Parliamo della manodopera che le aziende vanno a spremere dai paesi del “terzo
mondo”. In assenza di leggi, dopo tutto, si fa un po’ quello che si trova da fare, e un imprenditore a un
certo punto prende delle decisioni: dividere il profitto, avere certi accorgimenti per la sostenibilità …
Certo, tutto ciò è salutare ma comporta dei rischi, e certe spese! Dall’altra parte c’è l’opzione molto più
pratica di produrre in Bangladesh. E a proposito di questo si sente spesso argomentare che questo
modello Aziendale sta innegabilmente arricchendo questi paesi! Che bisogna scendere a patti con l’idea
del lavoro minorile praticamente gratuito, ma effettivamente le linee sui grafici s’impennano che è una
meraviglia! Di fatto la ricchezza è passata dall’occidente all’oriente! Poi le condizioni miglioreranno,
quando avranno più coscienza avranno il loro primo maggio! Quindi questi imprenditori non sono da
condannare, sono degli eroi! Sacrificano la propria ricchezza per quella dei paesi poveri!
Eppure quando camminiamo per strada, qui in Europa non c’è gente che muore per infezioni, o per la
fame oppure che sniffa colla fino a diventare uno zombie. Eppure i grafici segnavano uno spostamento
della ricchezza, è innegabile. La verità, imprenditori, è che così facendo non create più ricchezza, ma più
ricchi. Al prezzo, tanto per cambiare, della vita dei più poveri.

 

Francesco Ferragni