“Perché non hai denunciato?”

“Mi hanno stuprata tutti”. È la verità della ragazza che ha denunciato uno stupro di gruppo, nel quale sembra esser coivolto anche il figlio di Beppe Grillo. Quest’ultimo ha fatto parlare ancora di sé, pubblicando un video sui social, per difendere il figlio Ciro dalle accuse.

Un video sui social che si ribalta in una colpevolizzazione della vittima quando dice “una ragazza che la mattina viene stuprata, il pomeriggio fa kitesurf e 8 giorni dopo fa la denuncia”, questa frase detta dal Garante del Movimento Cinque Stelle, non è di certo passata inosservata. La domanda “perché non hai denunciato?” non è una domanda da fare a chi ha subito violenza. Perché? Perché, oltre che indelicata e indagatoria, al di là di tutto, fondamentalmente, non deve interessare a nessuno.

Molti componenti del M5s hanno preso le distanze da ciò che è stato detto. Linea condivisa anche da Roberto Riccardi, coordinatore dell’Udc: “Il video del ‘giustizialista a giorni alterni’ è scandaloso. Non sta a noi dire chi abbia torto o ragione, questo spetta ai magistrati, ma è vergognoso che Grillo usi il suo potere mediatico e politico per assolvere il figlio accusato di stupro.”

Credo che queste parole riassumono alla perfezione il pensiero comune, non si tratta solo di un padre preoccupato e angosciato, non possiamo trascurare che in questa vicenda ci sono anche altre persone, che vanno protette e i cui sentimenti vanno assolutamente rispettati, vale a dire la giovane ragazza direttamente coinvolta nella vicenda e i suoi familiari che sicuramente stanno vivendo anche loro dei momenti di dolore e sofferenza.

Stornello Carola VE, Liceo Galileo Galilei Catania