AGGIORNAMENTI SUL TERRORISMO

Negli ultimi anni sono state davvero molte le azioni terroristiche che hanno colpito diversi Stati del mondo, e questo fenomeno continua a essere sempre attuale, causando centinaia di migliaia di morti e feriti. 

Abbiamo assistito a diverse tipologie di attentato: sparatorie multiple in luoghi pubblici molto affollati, l’attacco allo stadio e al teatro francese del Bataclan, oppure al settimanale satirico francese ‘Charlie Hebdo’, che di certo tutti ricorderanno; esplosioni di bombe, come avvenne a Manchester per il concerto della cantante americana Ariana Grande o a Bruxelles; oppure attraverso veicoli che si schiantano sulla folla, come nelle stragi di Nizza e di Londra. Questi sono solo una piccola parte del lunghissimo elenco di stragi terroristiche degli ultimi dieci anni. In seguito a questi eventi solitamente gli organizzatori ne rivendicano la propria responsabilità, con lo scopo di destabilizzare l’ordine e la sicurezza di uno Stato. 

Sicuramente è complicato prevedere questi attacchi, se non impossibile. Di solito gli artefici cercano di sfruttare momenti nei quali più persone possibili sono insieme, proprio per arrivare a colpire una percentuale maggiore della popolazione, sia dal punto di vista fisico, ma anche dal punto di vista psicologico, diffondendo panico e terrore (sensazione che ci collega al termine stesso di ‘terrorismo’).  

Ci possono essere però piccole accortezze che porterebbero a una maggiore salvaguardia di ognuno di noi, soprattutto in momenti in cui troviamo concentrata una grande massa di persone; ricordiamo per esempio quando, dopo le stragi dovute ai veicoli sulla folla, si decise di posizionare grandi blocchi di cemento per evitare l’arrivo a grandi velocità di essi e quindi il ripetersi dell’evento. Alla base però, potremo cercare di combattere l’odio e il disprezzo fra i diversi gruppi religiosi, politici ed etnici, impegnandoci tutti insieme a promuovere il rispetto per le culture e le opinioni diverse.

Da Marzo 2020 la diffusione di informazioni in questo ambito è mutata notevolmente a vista d’occhio, visto che l’argomento del giorno in ogni televisione e in ogni casa italiana è sempre legato al virus Covid-19 e alla sua continua diffusione, alle conseguenze, ai normative da esso derivate. Si ha quindi una minore conoscenza di queste stragi, ma, da un certo punto di vista, si continua a parlare di terrorismo: viene definito ‘terrorismo sanitario’, addirittura associato a una sorta di dittatura sanitaria e psicologica che tutti i cittadini stanno vivendo da oramai decine di mesi.  Un terrorismo che, a differenza degli eventi che avevano messo in ginocchio l’Europa, è di tipo psicologico, diffondendo la paura tra le menti e provocando allarmi.

 

Di Galletto Rebecca