Lettera dal futuro_S.A.

New York 2040

Cara A.,

come stai? Sono sempre io, solo con vent’anni in più rispetto al 2020. Ti ricordi di quell’anno, vero? O meglio, non puoi scordartelo, giusto? Lasciami fare mente locale sulla situazione che si era creata durante quel periodo.

Tutto iniziò l’otto marzo 2020, data del primo Dpcm emanato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, valido per tutto il nostro territorio nazionale: un virus sconosciuto a tutti, proveniente dalla città di Wuhan in Cina, stava infettando e uccidendo migliaia di persone. Esso venne nominato come “COVID-19” oppure “Coronavirus”. Che paura…

Se dovessi scegliere una parola per descrivere l’anno 2020, sceglierei la seguente: orribile. Ora ti spiego il perché. Partiamo con il descrivere la scuola.

Mi ricordo che inizialmente tutti noi studenti eravamo entusiasti del fatto di rimanere a casa da scuola. Il Governo aveva detto agli italiani che sarebbe stata una questione di un paio di settimane… ebbene non fu così. Nel giro di pochi giorni eravamo nel bel mezzo di una pandemia globale e di una quarantena forzata. Nonostante ciò, mi ricordo che non ti dispiaceva frequentare la scuola on-line. Era comodo non svegliarsi ogni mattina alle cinque, prendere il treno e le navette per raggiungere la scuola per poi, infine, tornare a casa stanca. Ma, il fatto di dover praticare la didattica a distanza, portò le tue abitudini a cambiare e a trasformarsi in qualcosa di estremamente negativo.

L’isolamento ti condusse ad un brutto disturbo: il DCA (disturbo del comportamento alimentare), insieme alle sue conseguenze. Stare a casa a causa della quarantena, non ti portava al dispendio delle calorie e quindi non sentivi la necessità di mangiare. Ti pesavi ogni mattina e vedevi il numero della bilancia diminuire di giorno in giorno: 49 kg, 47 kg, 44 kg, 42 kg, … Ti guardavi allo specchio e ti sentivi meglio con te stessa. Era bello pensare al fatto di essere riuscita finalmente a raggiungere e a rispettare i canoni di bellezza per la società, ovvero essere magri. Che pensiero stupido. Eri arrivata al punto di pensare di non necessitare del cibo, al massimo di uno yogurt, rigorosamente magro.

Avevi solo sedici anni. Fu una delle esperienze più brutte che tu abbia affrontato. Non potevi sopportare una cosa del genere. Anna… io ricordo quanto stavi soffrendo in quel periodo. Tra lo stress del COVID-19 e il perfido disturbo, con il quale stavi lottando, era tutto difficile. Ti sentivi inutile.

Ma cerchiamo di guardare il lato positivo di questa orribile situazione.

I tuoi genitori fecero di tutto pur di farti stare meglio e cercare di farti guarire. Inoltre avevi degli amici accanto che ti aiutarono ad alleggerire quel brutto periodo, incoraggiandoti a ritrovare la fiducia in te stessa. Successivamente arrivò il nove giugno 2020. Il periodo scolastico era terminato ed era arrivato il momento di godersi l’estate. Nel periodo tra il mese di marzo e giugno furono emanati molti Dpcm che riguardavano il Coronavirus, e le restrizioni erano diventate meno rigide. Una di queste consentiva di frequentare gli amici, sempre con le giuste precauzioni. Ti ricordi quanto ti divertisti insieme a loro? Trascorrere le giornate al mare dalle otto del mattino fino alle otto di sera, andare a visitare le città italiane e passare il tempo assieme, senza essere mai stanchi.

Anna, io ti sto parlando direttamente dall’anno 2040. Questo significa che hai trentasei anni, compiuti giusto quattro giorni fa. In caso tu stessi leggendo questa lettera, sappi che ora va tutto alla grande. Hai sconfitto il DCA e il tuo sogno si è avverato: vivi a New York, hai una famiglia, hai un appagantissimo lavoro e sei indipendente. Sei addirittura sposata, argomento che a sedici anni non volevi nemmeno sfiorare.

E ultima cosa. Da come hai potuto intuire, dato che abito e lavoro negli Stati Uniti, la pandemia è finita. Il COVID-19 è sotto controllo. I virologi hanno elaborato un vaccino efficace al 100%. Io sto bene. Tutto il mondo sta bene, almeno rispetto alla pandemia.

Non ti devi preoccupare. Tutte le paranoie che ti stai facendo per il futuro, mi spiace dirtelo, ma sono inutili. Tu continua a fare il tuo lavoro. Sii costante e vedrai che sarai soddisfatta di ciò che ti aspetta nel futuro.

Con tanto affetto.

S.A.