L’autore è Luigi Pirandello, un grande drammaturgo, scrittore e poeta italiano. Nato ad Agrigento nel 1867, ha scritto molte novelle, racconti brevi e diversi drammi, che lo hanno reso uno dei più importanti scrittori del ventesimo secolo, riuscendo anche a vincere nel 1934, due anni prima della sua morte, il Premio Nobel per la letteratura.
Il titolo del libro è “Il fu Mattia Pascal” e la sua pubblicazione risale al 1904.
Il protagonista è Mattia Pascal, un uomo annoiato dalla sua vita monotona e infelice, è un bibliotecario che vive in un piccolo paese ligure ed è sposato con Romilda, con la quale non ha più un buon rapporto anche per colpa della suocera, infatti frequenti sono le liti con le due donne, e per questi motivi decide di fuggire e di recarsi a Montecarlo, dove riesce a vincere svariati milioni di lire. Durante il viaggio di ritorno, leggendo un giornale, apprende la notizia della sua morte per via di un cadavere che è stato scambiato per lui, e decide allora di cominciare una nuova vita, costruendosi un personaggio di nome Adriano Meis. Dopo molti viaggi, decide di fermarsi a Roma affittando una camera. Però, senza documenti, si accorge di non poter sposare la figlia del proprietario e di non poter neanche denunciare un furto pur conoscendo il ladro. Si accorge che non può continuare a vivere in questo modo e finge un suicidio. Torna ad essere Mattia Pascal e ritorna nella sua Miragno, dove visita la sua tomba e la moglie che nel frattempo si è sposata con un altro uomo.
I temi principali sono quello del doppio e della crisi d’identità. Il protagonista desidera la libertà ma si accorge che vivere fuori dalla società corrisponde al non vivere.
Il libro è diviso in 18 capitoli, la narrazione è in prima persona e a causa dei diversi dialoghi e delle profonde riflessioni la lettura risulta molto scorrevole e piacevole.
Fortemente consigliato.
Di Andrea Graziano
Fonte immagine https://getupandwalk.gesuiti.it/2018/09/16/la-fatica-dellidentita/
Di Andrea Graziano, classe 2i