Dante … a Sondrio

«Così sen vanno su per l’onda bruna,
e avanti che sien di là discese,
anche di qua nuova schiera s’auna»

Versi immortali, questi, che rimandano alla scena del Canto III dell’Inferno di Dante.
Proseguendo nel loro cammino Dante e Virgilio arrivano sulle sponde dell’Acheronte, fiume infernale che segnava l’inizio dell’Oltretomba nella tradizione pagana dove incontrano «un vecchio, bianco per antico pelo»: Caronte, figlio dell’Erebo e della Notte, il traghettatore delle anime nell’aldilà. E se non è difficile per molti riconoscere questi versi, forse è meno noto che ci sono dei disegni ispirati alla Divina Commedia realizzati da un artista valtellinese, intorno al terzo decennio del XIX secolo: il pittore sondriese Angelo Ligari (1801-1885).
In occasione dei 700 anni della morte di Dante, il Comune di Sondrio e Il Museo valtellinese di storia e arte di Sondrio hanno organizzato una bella mostra on line (che sarà possibile visitare in presenza quando i musei riapriranno) dal titolo “Dante a Sondrio” sul sito www.visitasondrio.it (nella sezione dedicata al Mvsa).
Tornando ai versi citati all’inizio, c’è un disegno in cui vede Caronte mentre trasporta un gruppo di dannati.
Le braccia muscolose stringono il remo, il viso è caratterizzato dalle «lanose gote», l’espressione arcigna e corrucciata. Sulla barca le anime «lasse e nude» si riparano la testa per evitare i colpi del demone: si riconoscono figure femminili e maschili, mentre sulla destra una schiera indefinita di anime sembra scappare per l’arrivo del traghetto.
I disegni di Ligari sono in tutto 38 e sono accomunati dal formato, dalle dimensioni e dalla tecnica esecutiva, mentre la carta è di due tipi diversi: bianco verde o avorio. Le scene sono tracciate con un semplice contorno con rare ombreggiature. In calce sono riportati i versi del poema, cui l’immagine si riferisce. Sul sito si trovano tutti i disegni di Angelo Ligari, divisi per cantiche, a partire dall’Inferno. Se, in questi primi mesi, si possono osservare i disegni dell’Inferno, i contenuti di Purgatorio e Paradiso verranno caricati rispettivamente a giugno e a settembre. Per ogni cantina ci sono sei lavori.
Lo stesso Angelo Ligari svela quale sia stata la sua fonte di ispirazione. Una nota autografa riporta: «Copiato dal Flaxman». Il pittore della famosa famiglia di artisti ha preso a riferimento le incisioni della Divina Commedia realizzate da John Flaxman, uno scultore e incisore inglese. Le incisioni del Flaxman furono stampate a Roma nel 1802 e in Inghilterra nel 1807. L’edizione romana era corredata di 38 tavole incise che corrispondono esattamente ai disegni di Angelo Ligari.

Alice Corvi 3AL