Come ben sappiamo quello dei cambiamenti climatici, ed in particolare del riscaldamento globale, è un fenomeno che ormai riguarda tutti i Paesi del nostro mondo e che con il passare degli anni non diminuirà, bensì aumenterà sempre più la sua portata. Per questo è importante che ognuno di noi faccia, o in alcuni casi non faccia, qualcosa al fine di limitare tali fenomeni che già sono presenti; altrimenti essi porteranno a conseguenze davvero gravi, oltre che per il nostro ecosistema, inevitabilmente anche per la salute di noi esseri viventi. Negli ultimi anni diversi fattori, come forte ondate di colore e fenomeni metereologici estremi, favorendo lo scioglimento dei ghiacciai e l’innalzamento del livello dei mari o causando l’aumento della siccità in determinate regioni; hanno già determinato i primi cambiamenti sulla nostra Terra. Tuttavia ciò come detto è destinato ad aumentare nei prossimi decenni, tanto che, l’ormai diffuso riscaldamento globale che tutto l’emisfero settentrionale sta vivendo, secondo quanto affermato dai ricercatori dell’Accademia Cinese delle Scienze Metereologiche, porterà ad un drastico aumento delle nostre estati. Difatti questi ultimi dopo aver analizzato le variazioni delle lunghezze delle stagioni verificatesi dalla metà dello scorso secolo fino al 2011, hanno potuto verificare come in questo arco di tempo l’estate è divenuta sempre più lunga, mentre l’inverno è diminuito. E successivamente essi partendo da questi loro dati e applicandoli, facendo una previsione riguardo i prossimi decenni, sono arrivati a dichiarare, che se si continuerà a non prendere provvedimenti al riguardo, entro il 2100 l’estate potrebbe durare fino a sei mesi. Nonostante comunque tale fenomeno all’apparenza ci possa sembrare un fatto positivo, dato che ognuno di noi ha sempre voluto trascorrere magari un’estate che duri più tempo; in realtà comporterà invece gravi conseguenze per la nostra vita e il nostro pianeta. Difatti in primis determinerà un aumento dei fenomeni meteorologici estremi, i quali a loro volta causeranno gravi danni all’agricoltura e alle colture ed inoltre il forte caldo genererà anche frequenti ondate di calore e incendi; ma soprattutto esso porterà ad una grande instabilità nell’alternarsi delle stagioni, dato che saranno sempre più soggette a nuove e imprevedibili variazioni riguardo il loro inizio e anche la loro durata.
Riccardo Battistacci
