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IL CATCALLING NON È UN COMPLIMENTO MA UNA MOLESTIA VERBALE

Fischi, apprezzamenti indesiderati, masturbazione, inseguimenti, frasi sessiste in luoghi pubblici. Questo è il fenomeno del catcalling che si sta diffondendo molto in questi ultimi tempi.

Questo fenomeno viene spesso sottovalutato, come dimostrano le parole del noto influencer “Er Faina”. Qualche settimana fa ha sminuito un episodio subito da Aurora Ramazzotti: la ragazza in questione ha ricevuto commenti sessisti e fischi durante la sua attività fisica fuori casa. Er Faina sminuisce il fatto con testuali parole: “ma che c’è un manuale di rimorchio? Mo Pe du fischi catcalling?!”.
Questo avvenimento ha scatenato una polemica sui social, tanto da far perdere all’influencer 24 mila follower nel giro di poche ore; anche molti altri personaggi del web si sono esposti al riguardo, esponendo la propria opinione discordante nei confronti delle affermazione fatte dall’influencer. Questo episodio non ha toccato solo il mondo del web, ma ha suscitato l’attenzione del politico Carlo Calenda che ha affermato di apprezzare la sua veracità ma che questa non deve confondersi con la volgarità e che dovrebbe insegnare ai suoi giovani follower il rispetto verso le donne e non sminuirle.
Inoltre da anni si cerca di sensibilizzare le persone su questo tema tanto che sono nati su una piattaforma social, TikTok, dei trend in cui troviamo una persona adulta che simula una telefonata da parte di un ipotetico genitore o amico, il quale chiede dove si trova la ragazza in difficoltà e di non preoccuparsi e che a breve arriverà a prenderla , tutto ciò per allontanare un ipotetico molestatore.
Per di più molte donne ritengono che sia necessario istituire una legge che le tuteli e le protegga per far sì che si sentano più sicure di poter passeggiare da sole a qualsiasi ora. In Francia, infatti, dal 2020 è stata istituita una legge che considera il catcalling un reato, punibile con multe che vanno dai 90 ai 1500 euro a seconda che si tratti di una molestia o atteggiamento intimidatorio.
In Italia invece esistono politici, persone di spettacolo e conduttori radiofonici che dichiarano con superficialità e ignoranza che gridare a una donna “hai delle belle tette!” non è da considerarsi una molestia. Istituire una legge che tuteli le donne è quindi indispensabile anche per sdradicare il forte maschilismo presente nella nostra società che porta certi uomini a prendersi la libertà di sminuire le donne per sentirsi più potenti.

Eleonora Casaccia, Martina Castello,
Maya Cirilli, Diletta Di Renzi, 4A