Internet è davvero sicuro come crediamo?

Al giorno d oggi la dipendenza da internet risulta come un nuovo modo di pensare ma soprattutto comunicare, ma può comportare il rischio di sviluppare nuove patologie. Dietro ogni dipendenza c’è sempre una sorta di dolore. Le paure, le preoccupazioni, la solitudine e l’ansia dei giovani possono derivare da molti fattori e le difficoltà spesso derivano dalla fragilità della famiglia, portando a nuovi conflitti tra genitori e figli. Così come possono trasformarsi in cyberbullismo. Come maggiori sintomi della dipendenza da internet troviamo:

  • la necessità di passare sul web sempre maggior tempo e connettersi più spesso
  • l’incapacità di interrompere o tenere sotto controllo l’utilizzo del web
  • la perdita di interesse per qualsiasi attività che non riguardi l’uso di Internet
  • avere la consapevolezza di aver sviluppato problemi sociali, mentali e fisici (come la difficoltà a dormire e relazionarsi) e continuare ad utilizzare il web

Il web a confronto con il cyberbullismo

Proprio perché il web è una piattaforma molto vasta, maggiormente con chi ha una vera e propria dipendenza da esso, molti giovani soffrono di cyberbullismo, che sulle reti social ha preso il sopravvento, con Instagram, Facebook e Twitter . Si possono trovare informazioni false, le cosiddette “fake news”, che non sempre è semplice capire quali sono vere e quali sono invece false.
Internet è altrettanto pieno di profili falsi, in cui si possono celare per esempio adulti che adescano così molto facilmente bambini e ragazzi, e quindi parliamo di pedofilia, o anche si possono nascondere persone il cui suo unico intento è quello di sottrarre dei soldi alla vittima.
Un ulteriore modo che viene usato per rubare soldi è quello di contattare la vittima, in particolare gli anziani, con ad esempio una mail in cui si fingono la banca, o anche fingendo un annuncio pubblicitario. È inoltre preoccupante quanto si sia esteso il fenomeno del cyberbullismo, con questo termine intende una serie di azioni intimidatorie, aggressive e offensive online, che possono essere delle più varie, possono andare per esempio, dai messaggi contenenti insulti, alla divulgazione di foto umilianti, nei confronti della vittima, da parte dei cyberbulli, che spesso si nascondono dietro l’anonimato. La vittima viene conosciuta spesso in ambienti quali la scuola, ma può anche accadere che la vittima venga conosciuta online.

Chiara Patania e Chiara Andreoli, 3C s.u.