La Rivoluzione nel mondo della moda femminile 

La Rivoluzione nel mondo della moda femminile 

Il ruolo della donna nel corso del tempo ha vissuto momenti bui, ricordando ad esempio la società greca, dove qui veniva disprezzata, e reputata nettamente inferiore, come affermato anche dai grandi filosofi di quel tempo, pensano sia il peggiore dei mali creati dalla natura. Nell’epoca romana invece troviamo una situazione leggermente migliore rispetto al passato. Un ruolo importante che rivestiva era quello di dare la prima educazione ai figli, e così via. Ci vorrà poi la metà del Duecento per vedere la donna incentrarsi sempre più nella vita di tutti i giorni e ritagliarsi uno spazio importante. Purtroppo nel tempo si sono percorse alcune tappe che sarebbe stato meglio se fossero state evitate, veri e propri “genocidi” che hanno portato questo argomento ad essere fonte di rivolte e oggetto di dibattiti che hanno contribuito al successo dei vari diritti che sono stati attribuiti alle donne come ad esempio la pari dignità, anche se continuano a verificarsi tutt’oggi episodi che fanno capire quanto marcio c’è ancora nell’uomo e quanto la strada sia lunga. Per fortuna ci sono state grandi donne che si sono dimostrate vere e proprie leader che hanno dato tutto per far avere alla donna gli stessi diritti di cui privilegiava l’uomo. La violenza è di certo l’atto più orrendo che possa avvenire, che va ogni oltre diritto, perseguita la vittima sia nella condizione fisica che mentale, portano a isolarsi dal mondo, cadere in depressione e persino finire di prendersi cura di sé, un vero e proprio limbo dalla quale solo le donne più forti riescono ad andare avanti. In definitiva lascia in ogni donna un segno indelebile sulla loro anima innocente. Proprio per questo è stata istituita una giornata dedicata all’abolizione della violenza sulle donne, e sensibilizza l’opinione pubblica su una delle più devastanti violazioni dei diritti umani.

In molti si impegnarono per la lotta ai diritti delle donne, come ad esempio in Italia si formulò una legge che si dimostrò un vero e proprio passo storico. La prima innovazione legislativa ci fu nel 1996 che riconobbe la violenza sulle donne come un delitto contro la libertà personale, per poi nel 2001 passare a restrizioni ancora più pesanti come ad esempio l’allontanamento del familiare violento nell’ambito familiare poiché non solo causava danni morali e fisici alla donna, ma nel caso anche ai figli, traumatizzandoli più o meno allo stesso modo. Oggi in ambito lavorativo, la donna gode delle stesse possibilità dell’uomo, quindi viene ritenuta capace di realizzarsi e per questo si è fatto un passo avanti, per la creazione di una società e una cultura nella quale non ci siano modi di pensare diversi ma rispettati. Nel tempo inoltre ci furono numerose donne che si distinsero in vari ambiti: scientifico, artistico e letterario.

Questo discorso di violenza e ruolo sulla donna si può ampliare con il discorso della solidarietà femminile, dove possiamo fare riferimento ad una grande donna, che oltre ad essere stata forte, indipendente e molto determinata sul suo lavoro ha reso possibile la piena determinazione riguardo alla forza che le donne dovrebbero avere per non subire violenza. La donna in cui riconosciamo questi pregi è Coco Chanel che nacque il 19 Agosto del 1883, in un piccolo villaggio del Sud della Francia, dopo la morte della mamma fu portata in un orfanotrofio dove per lei si aprì un nuovo mondo, una speranza che avrebbe ispirato in lei la voglia di essere indipendente come donna, ed aiutare tutte le altre donne bisognose di un modello di donna da prendere come esempio. Da li in poi Chanel incominciò a capire l’importanza di apparire più bella, decorosa ed anche più femminile, perciò creò un suo stile, decidendo di lanciarlo nella società e nel 1913 decise di aprire la sua prima boutique  Chanel che ebbe fin da subito un grande successo estendendosi fino alla Capitale della Francia. Col passare del tempo, Coco capì che il suo intendo non era solo quello di intraprendere la strada della bellezza e quindi un interesse fine all’aspetto esteriore, ma di far capire alla società che lei era una donna libera e indipendente potendosi vestire come più a lei piaceva. Dopo vari capi che lanciò in commercio, decise di creare una fragranza non ispirata ai fiori che le faceva apparire deboli e soltanto belle esteticamente, ma una fragranza che riconosceva le donne come tali, forti e indipendenti sotto ogni aspetto. Il nome di questa fragranza oggi viene riconosciuta da tutti come Chanel n.5. Nel 10 Gennaio del 1971 la povera Coco ci lasciò, per tutti fu una perdita enorme in quanto aveva ispirato molte donne a farsi valere e rispettare come tale. La sua morte purtroppo fu molto triste in quanto fu lasciata a morire da sola, e le sue ultime parole furono dette alla sua domestica.  

Damiano Lorenzo De Rosa, 4A SIA