La scelta di diventare grandi

La scelta dei 18 anni.

Ogni anno conclusa la maturità molti ragazzi sono indecisi riguardo al loro futuro percorso di studi, ritrovandosi cosi a scegliere per esclusione un percorso di studi che determinerà il loro futuro. La domanda che mi pongo spesso è la seguente “ma perché nessuno ci aiuta?”. La risposta è che neanche i nostri professori hanno gli strumenti per farlo. Credo che il sistema scolastico italiano sia carente sotto questo punto di vista perché non permette ai ragazzi di sperimentare nuovi campi. La scuola dovrebbe fornire dei corsi riguardanti materie che non si studiano in classe per fornire una piccola informazione che potrebbe far nascere una passione.

Gli studenti e le studentesse potrebbero essere informati riguardo alle varie università presenti sul territorio italiano perché proprio in questi anni ne stanno nascendo di nuove che la maggior parte degli studenti non conosce. Confrontandosi con persone del mestiere che sappiano riferire i particolari di quel percorso di studi, cosi riuscendo a valutare se sia o meno la mia strada. Questo è il problema principale all’interno del mondo lavorativo perché talvolta le persone si cimentano in materie verso le quali non trovano interesse, per le quali non sono portate o semplicemente perché non sapevano quale altro corso frequentare non portando così un bel lavoro a termine. Se le scuole adottassero questo sistema gli studenti sarebbero più consapevoli e soddisfatti delle loro scelte, svolgendo al meglio il loro compito all’interno della società. Infatti come sosteneva il filosofo Platone la società ideale è quella formata da cittadini che provvedono al bene comune seguendo le proprie doti.

 

Di Alice Cappa