MUSICA INDIE: COS’E, DA DOVE VIENE E COME È EMERSA

La musica indipendente, o musica indie, include un’ampia selezione di artisti di una cultura underground il cui lavoro è autoprodotto o supportato da etichette discografiche minori. Dalla musica indie sono nati sottogeneri come: indie folk, indie pop, indie rock e underground hip hop.

Si sente sempre più spesso parlare di musica indie, che sia italiana o straniera. È vero infatti che, a partire dal nuovo millennio, la musica indie ha fatto un vero e proprio boom. Ma quale è il significato della parola indie? Questo termine ha origine dalla parola inglese “indipendent”, infatti questo tipo di musica nasce negli Stati Uniti e in Inghilterra nei primi anni Ottanta per arrivare in seguito in molti altri paesi tra cui l’Italia che, pur avendo band indie negli anni Ottanta e Novanta, è solo nei Duemila che comincia a diventare un vero e proprio fenomeno di massa contraddistinto da arrangiamenti il più delle volte semplici e testi ispirati a immagini quotidiane e dirette. Il genere indie che più è emerso, è stato l’indie rock.

L’indie rock è un genere musicale di alternative rock nato nel Regno Unito e negli Stati Uniti alla fine degli anni Ottanta e diffusosi, soprattutto a partire dagli anni 2000, anche in diversi altri Paesi in cui si è sviluppato un panorama autoctono fatto di band con discreta popolarità nazionale ma, a parte alcuni casi, praticamente sconosciute al di fuori dei loro confini.

In modo generico, viene usato come termine per descrivere l’indipendenza di certa musica dalle grandi etichette discografiche commerciali.

Ma perché questo tipo i musica è associata principalmente ai giovani ed è considerato un genere diverso dal normale? Per rispondere a queste domande bisogna fare un passo indietro e capire cos è la cultura underground da cui deriva la musica indie.

Il termine cultura underground (o semplicemente underground) definisce un ampio insieme di pratiche e di identità accomunate dall’intento di porsi in antitesi e/o in alternativa alla cultura di massa o alla cultura popolare. Il termine fu utilizzato per la prima volta da Marcel Duchamp, in una famosa conferenza a Filadelfia nel 1961, nella quale dichiarò programmaticamente che l’Arte dovesse diventare sotterranea (“will go underground”), indicando la via per l’utilizzo del termine underground.

Nel mondo anglosassone, il termine “underground” (“sottosuolo”) indicava una “rete sotterranea di resistenza” e venne utilizzato nel XIX secolo con le Underground Railroads, reti clandestine di case sicure per affrancare gli schiavi in fuga dal Sud degli Stati Uniti. Analogamente, si definì nello stesso modo il network che facilitava la fuga in Canada dei giovani statunitensi che rifiutavano il servizio di leva durante la guerra del Vietnam. Il termine venne anche utilizzato per indicare i movimenti di resistenza europei durante la Seconda Guerra Mondiale (“The Undergrounds”).

In Italia la cultura underground ebbe indiscutibili meriti nel diffondere le nuove tendenze dell’arte e della cultura contemporanea: dalla psichedelia alle filosofie orientali, dalla fantascienza alla letteratura beat. Rilevante fu l’esperienza della rivista milanese Mondo beat (19651966), accanto alla nascita dei primi gruppi hippy.

Significativa, per la cultura underground italiana fu la pubblicazione nel 1971 della prima mappa della scena underground italiana, il libro Ma l’amor mio non muore. Origini, documenti, strategia della “cultura alternativa” e dell’underground in Italia a cui seguì “Dalle Alpi alle Piramidi”.

Importanti per il movimento alternativo le varie guide che vennero, in quel periodo, pubblicate e fatte circolare quasi esclusivamente nel circuito underground, tra cui: come coltivare la marijuana, come realizzare una radio libera, i manuali di autodifesa negli scontri di piazza, ecc. Molto attiva a pubblicare questo tipo di manuali la viterbese Stampa Alternativa, che lancerà anche la collana Millelire, capace, grazie al prezzo contenuto, di garantire tirature elevatissime.

Possiamo quindi dire in conclusione che la musica indie è quel genere musicale che si distacca dalla cultura di massa per dare spazio e voce a discorsi e persone che hanno qualcosa da dire o da raccontare di se o della propria storia.

Marzia Ambrosino