Perché smettere di mangiare carne

Negli ultimi anni il problema della salvaguardia ambientale è salito alla ribalta, diventando uno dei temi più discussi. Sullo scenario mondiale l’alimentazione occupa un ruolo di primo piano ed è ormai noto come i Paesi più sviluppati abbiano una grande responsabilità per quanto riguarda gli effetti negativi sull’ecosistema e, quindi, anche sulle più varie e profonde disuguaglianze sociali. 

Cerchiamo, dunque, di fare il punto della situazione.

Se prima del boom economico la carne era un vero e proprio lusso reperibile assai di rado, ad oggi è un alimento facile da ritrovare sulle tavole di centinaia di milioni di persone. Chi ne mangia di più? Fra tutti svettano gli Stati Uniti, con un consumo pro capite annuo pari a circa 115 kg; in Europa la cifra è di poco più bassa con una media di 100 kg. In Africa, invece, la media è di soli 20 kg circa. In generale, attualmente si producono in tutto il mondo quasi 300 milioni di tonnellate di carne e, secondo le stime della Fao, il numero è destinato a raddoppiare entro il 2050. 

È poi importante tenere in considerazione diversi fattori:

  • L’allevamento di animali comporta circa il 30% delle emissioni di gas metano nell’ambiente (che nel 2020 hanno raggiunto un record assoluto) e circa il 60% di emissioni di gas serra.
  • La necessità di estendere gli allevamenti comporta il disboscamento di circa il 40% della terra nell’aree tropicali e sub tropicali (nella sola Amazzonia la percentuale raggiunge l’80%).
  • Dei 4,13 miliardi di ettari di suolo agricolo, l’80% circa (3,3 miliardi) è destinato al pascolo e alla produzione di mangimi.  A parità di apporto calorico, la quantità di suolo per produrre alimenti di origine vegetale è 100 volte inferiore.

Se tutta la popolazione mondiale adottasse una dieta vegana, l’uso totale della terra si ridurrebbe a 1 miliardo di ettari: si tratta di una riduzione del 75% dell’agricoltura. Ma non serve diventare vegani per fare del bene all’ambiente. Si stima infatti che anche con una semplice riduzione del consumo pro capite di alimenti di origine animale (specie se ovina o bovina), l’estensione del suolo agricolo potrebbe essere dimezzata. 

Cosa significa tutto questo nel concreto? Che sostituire quanto più possibile carne di manzo o agnello con pesce, uova o pollo, oltre che con alimenti di origine vegetale, è un primo piccolo grande passo per sviluppare un’agricoltura che sia più ecologicamente sostenibile.

 

Di Caterina Monaco

 

Fonti:

https://www.duegradi.eu/news/impatto-ambientale-carne/

https://www.nature.com/articles/ncomms4953

https://ourworldindata.org/land-use-diets

Per la fotografia: 

https://agronotizie.imagelinenetwork.com/agricoltura-economia-politica/2019/10/25/consumi-alimentari-e-dieta-sostenibile-in-italia-si-puo-tagliare-il-50-delle-emissioni/64702