25 Aprile 1945 / 25 Aprile 2021

Sono passati 76 anni dal quel 25 Aprile 1945, giorno in cui l’ Italia si liberò dal nazifascismo. Per i giovani di oggi presi dall’alternanza dell’elezioni un po’ in presenza ed un po’ a distanza forse non ha nessun significato ma il 25 Aprile per chi lo ha vissuto è stato il primo giorno da uomo libero ed oggi non deve essere solo una ricorrenza che cade una volta l’anno ma deve essere 25 aprile tutti i giorni. In quel giorno di 76 anni fa il nostro paese si è definitivamente liberato dall’oppressione nazifascista che avevano fatto sprofondare l’ Italia in fondo al baratro della guerra civile, della violenza e dell’oppressione, ma grazie al coraggio di tanti italiani il nostro paese ha potuto rialzarsi liberandosi da una durissima occupazione. Quella mattina il CLNAI (Comitato Liberazione Nazionale Alta Italia) diede l’ordine di insurrezione generale in quei territori ancora sotto l’occupazione nazifascista. Le città del nord tra cui Milano, Torino risposero all’appello e con coraggio e fermezza dei partigiani riuscirono a liberarsi degli occupanti. Gli alleati il giorno dopo entrarono a Milano ed il 1 maggio a Torino a quel punto tutta l’Italia settentrionale era stata liberata. La resistenza contro l’oppressore nazifascista fu coordinata dai Comitati di Liberazione Nazionale e le formazioni partigiani che si distinguevano per orientamento politico. Le formazioni partigiane all’inizio della resistenza operavano lontano dai centri abitati ed avevano fatto della montagna la loro casa perché offriva nascondigli sicuri, attaccando all’improvviso i reparti tedeschi oppure strutture di interesse militari. Grazie a queste attività a cui si affiancò tutta la popolazione civile, molte zone dell’Italia furono liberate prima dell’arrivo degli alleati. Purtroppo per contrastare questi attacchi e cercare di arginare la lotta partigiana le rappresaglie tedesche furono feroci, la strage delle Fosse Ardeatine a Roma, la strage di Marzabotto vicino Bologna e tante altre non riuscirono a fiaccare o indebolire la resistenza di un popolo. Quasi un anno dopo il 22 aprile del 1946 il governo Italiano con alla guida Alcide de Gasperi stabili che il 25 aprile sarebbe diventata festa nazionale. Quella data sarà simbolo di libertà, di speranza e di fiducia perché nonostante un popolo si sia trovato in una situazione disperata ha saputo resistere con l’impegno di tutti a risollevarsi e a guardare al futuro.

Possiamo rapportare il 25 aprile a questi giorni oscuri per l’umanità intera e per il nostro Paese, le difficoltà negli ospedali, il lavoro difficile del personale sanitario, la precarietà di vari settori economici nel nostro paese, il messaggio che ci da questa data è chiaro: rimanere uniti e resistere alla luce del difficile momento che stiamo vivendo.

Claudio Malerba 3C s.u.