Officine Libertà. L’Onda della Madonnina /RECENSIONI 1A

Una grande donna e un grande marito

di Giorgia Pisani

“Le uniche balle che hanno gli uomini sono quelle che raccontano”, queste sono le parole della Piera, una grande donna vissuta e deceduta ai tempi dell’olocausto. La sua vita accompagnata da Attilio, suo marito, e raccontata dal grande attore-disegnatore Gianluca Fogliazza, a sua volta accompagnato da una base musicale che forma un’ atmosfera coinvolgente e che fa anche da sottofondo. Il monologo, girato al teatro Europa di Parma, parla appunto della storia d’amore e sacrificio di Attilio e Piera. Erano una coppia che nonostante tutti i problemi è sempre stata unita ma la storia finì proprio come dice la legge del matrimonio “finché morte non ci separi” poiché purtroppo la Piera si spense in un modo brutale e ingiusto: venne molestata e uccisa da un generale. Attilio ormai è molto vecchio e quasi non si ricorda cos’ha mangiato a pranzo ma potete stare certi che se gli chiedeste di raccontarvi questa storia ve la racconterebbe per filo e per segno includendo anche i più piccoli dettagli.

Quando il mare venne a Milano per la prima volta

di Marta Maranto

Devo ammettere che come spettacolo è molto interessante.

L’unica cosa che mi ha dato particolarmente fastidio è stata la musica in sottofondo; io credevo la mettessero solo mentre disegnava invece pure mentre parlava e spesso non capivo che dicesse. 

La cosa che mi ha affascinato e colpito di più è la frase: “Le uniche balle che hanno gli uomini sono le bugie che dicono”.

Quella frase mi è rimasta impressa.

Ma se dovessi dare un voto allo spettacolo di sicuro darei 7/10.

Nonostante la musica, è stato proprio interessante e bello.

Il nazismo e il fascismo ne ‘ll mare a Milano’ di Fogliazza

di Silvia Ligato

Il giorno 16 febbraio 2021 è stato registrato lo spettacolo “La prima volta che il mare venne a Milano”.

L’attore era Gianluca Foglia, il musicista era Emanuele Cappa.

E’ stato registrato al Teatro Europa di Parma.

Parla del Fascismo e del Nazismo; i protagonisti sono la Piera, Attilio e Marco.

La Piera è la nonna di Marco e la moglie di Attilio, morta per salvare la sua famiglia, prima violentata e poi uccisa da un nazista; era una donna bella, simpatica e molto intelligente.

Attilio era un uomo molto intelligente dato che è riuscito a sposarsi la Piera.

Marco è semplicemente il nipote della Piera e di Attilio.

I miei punti di vista negativi sono:

  • la musica distraeva un bel po’ secondo me
  • certi disegni secondo me non servivano a molto.

Ora i punti positivi:

  • mi è piaciuta una frase molto significativa: “Le uniche balle che hanno gli uomini sono quelle che raccontano” detta dalla Piera prima di morire.

E’ un po’ complicato però ve lo consiglio.

L’amore di Attilio e la Piera

di Samuel Ruci

Questo racconto aiuta a ricordare quello che è accaduto in passato e a non dimenticarlo, noi qua nel futuro non sappiamo cosa si prova e dobbiamo ritenerci fortunati perché n0i non siamo stati strappati dai nostri cari, non ci hanno tolto la famiglia, la possibilità di avere diritti. Il racconto a me è piaciuto un sacco, e anche la musica che accompagnava la storia per due motivi: perché in base alla situazione del racconto cambiava e poi per più di un’ora a sentire parlare una persona si riesce a non annoiarsi.

A me è piaciuto molto questo monologo narrato da Gianluca Fogliazza, anche molto bravo a disegnare.

Recensione di ‘Officine Libertà’

di Andrea Fida

La storia mi ha colpito molto soprattutto perché l’attore è stato molto bravo a raccontarla e perché ha un significato molto profondo che serve a non dimenticare ciò che è accaduto in passato; la musica di sottofondo è molto bella e non ti distrae, il musicista altrettanto bravo perché è stato al passo con il racconto per tutto lo spettacolo. Consiglio vivamente di guardarlo perchè è imperdibile.

Recensione di ‘Officine Libertà’

di Kleidi Fugia 

Lo spettacolo che ho visto qualche settimana fa è stato molto importante. Il protagonista era un uomo di nome Attilio che faceva il tranviere; un giorno, mentre stava facendo il suo lavoro, ha incontrato una donna bellissima di nome Piera. Questa storia è ambientata nel passato, a Milano. Mi è piaciuto molto perché ci sono stati molti colpi di scena accompagnati da sottofondi di musica e di illustrazioni.

Recensione sullo spettacolo di Gianluca Foglia “Il mare a Milano”

di Noemy Ruggiero 

A me è piaciuto molto, soprattutto i disegni, il modo in cui parla.

La cosa che ho apprezzato meno invece è stata l’accompagnamento della musica.

C’era un disegno che mi ha colpito molto, se non sbaglio era l’ultimo, quello del tram che era su un’onda con tutti i soldati attorno.

Mi ha colpito molto anche la frase che ha detto la Piera prima di morire: ”LE UNICHE BALLE CHE HANNO GLI UOMINI SONO QUELLE CHE RACCONTANO”; mi è piaciuta tanto perché secondo me è proprio vera.

Uno sciopero sorprendente

di Andrea Beretti

Lo spettacolo “Mare a Milano” è un misto di amore, tragedia e tristezza.

Durante l’opera l’autore e ideatore Gianluca Fogliazza rappresenta e narra una storia attraverso immagini, accompagnato dal chitarrista Emanuele Cappa, nel Teatro Europa di Parma.

L’intero spettacolo è stato filmato e pubblicato online poiché per via delle restrizioni del COVID-19 la manifestazione teatrale non poteva essere vista dal vivo.

Il racconto si svolge durante il periodo fascista a Milano.

Il protagonista, Attilio, è un giovane ragazzo che si innamora di Piera, una dolce fanciulla.

Un giorno, a Milano, viene fatto uno sciopero dei tram a cui Attilio partecipa, cosa che farà in modo di farlo trovare da alcuni fascisti.

I due si sposano e hanno un figlio di nome Marco, ma un giorno, durante una grigliata, un gruppo di fascisti assalta la zona dove stanno avendo luogo i festeggiamenti.

Piera purtroppo viene presa ed uccisa da un ufficiale fascista.

Marco, molte decine di anni dopo, si ritrova davanti alla porta dietro cui sua nonna fu assassinata. Vedendo quella porta, Marco si ricorda di quando suo nonno gli raccontò la verità su ciò che era successo a sua nonna.

Lo spettacolo trasmette un forte messaggio e parla di un argomento molto importante che tutti siamo tenuti a ricordare.

Attilio e la Piera al tempo del fascismo

Quella volta che venne il mare a Milano

di Gabriele Marotta

Gianluca Fogliazza, disegnatore e attore, narra tramite uno spettacolo la storia di Attilio e la Piera al tempo del fascismo.

In questo spettacolo la storia viene raccontata tramite disegni e parole comprensibili adatte anche a bambini e ragazzi.

Questo spettacolo è stato girato a Parma nel teatro Europa.

Durante la storia, Gianluca viene accompagnato dalla chitarra classica suonata dal suo amico Emanuele, rivelato da Fogliazza come persona molto timida e insicura.

L’attore, durante un’intervista, ha detto che ha fatto lo spettacolo non solo per piacere, ma anche per far vedere com’era la vita al tempo del fascismo.

Pur parlando e disegnando per un’ora intera, lo spettacolo non ti stanca, anzi, vuoi sempre andare più avanti a vederlo per scoprire cose nuove.

A parere mio lo spettacolo era perfetto e non mi stancava mai, anche perchè io sono appassionato della guerra e del fascismo e poi è uno dei pochi spettacoli che non mi annoia visto che vi si parla solamente.

L’attore mi è piaciuto anche perchè sa mischiare bene gli argomenti e rimetterli insieme.

Nel racconto ci sono frasi significative che possono insegnare qualcosa a tutti.

Si parla del fascismo dell’anno 1943/44 in cui ci sono pezzi di storia molto tristi che si rivelano interessanti.

Quindi con il titolo “Quella volta che venne il mare a Milano” si intende qualcosa di incredibile come il fascismo o il mare a Milano.

Quella volta che venne il mare a Milano

di Emma Barroi

La storia narra di Attilio e la Piera, conosciuti al tempo del fascismo italiano.

Mentre Attilio si ribella aiutato da altri a tagliare le “parti portanti” dei tram di Milano, la scoperta delle sue azioni mette in pericolo la sua famiglia e più di tutti la Piera, l’amore della sua vita.

Quando è costretto a scegliere, però, le cose non si mettono molto bene per lui e la sua famiglia.

Il monologo è narrato a Parma da Gianluca Fogliazza e scorre insieme a dei disegni, che forse sarebbero dovuti comparire di più.

Di sottofondo compare anche la musica, che però a mio punto di vista non invade troppo, al contrario del monologo che sovrasta sui disegni.

Quella volta che il mare venne a Milano 

di Chiara Angioni

Il monologo di Gianluca Fogliazza è girato nella città di Parma nel teatro Europa. Parla di una storia d’amore tra Attilio e  Piera, fu un amore a prima vista ma nel periodo sbagliato. Raccontata così sembrerebbe la solita storia d’amore monotona ma in realtà tocca molto l’argomento del fascismo. Attilio lavora sui tram, i cittadini cercano di creare uno sciopero dopo la caduta del regime, smontando un pezzo necessario per far partire le vetture. Il messaggio che ha dato è molto forte: anche se siamo in pochi ce la possiamo fare. Per la rivolta compiuta, Attilio venne fatto prigioniero e costretto a separarsi dalla sua famiglia. Durante la prigionia di Attilio la Piera venne costretta a restare con un fascista e fu poi uccisa. 

Il monologo è accompagnato da una musica che cambia per ogni momento. Dal mio punto di vista doveva invece essere sempre la stessa perchè causa molto disordine nel racconto, accompagnato inoltre da una serie di immagini che si riferiscono ai fatti della vicenda; sono fatti molto bene e creano molto movimento sul palco. Avrei preferito però che non ci fossero così da dare più importanza alla musica che ti trasporta nella storia.

Una citazione molto bella è :<< le vere balle degli uomini sono quelle che dicono>>>: questa frase spiega che degli uomini non si sa niente, se dicono la verità o il contrario. Anni dopo Marco, il nipote di Attilio, si ritrovò davanti al cancello dove venne uccisa Piera e pensò che l’amore tra i due era un amore eterno .