Le nuove forme di espressione artistica

Ad oggi possiamo affermare che si possono sfruttare molteplici strumenti per dare libero sfogo alla propria vena artistica, siamo passati dall’uso di un semplice pennello, dei colori e di una tela, all’impiego di un computer e di un proiettore o al corpo di un soggetto. L’arte si è evoluta come si è evoluto l’uomo che altri non è che colui che crea, forma l’arte stessa. Trovo molto interessante la nascita di nuove forme d’arte come la già citata arte digitale ma anche la body art, rendono stimolante e partecipata la visione di un’opera ma non bisogna escludere il fascino che un dipinto potrebbe suscitare perché ritengo che in sé l’arte sia una forma di espressione soggettiva e che quindi non possa essere definita universalmente ma la sua percezione cambia da individuo ad individuo.
Sono rimasta colpita da una mostra ”Borderless” allestita dal TeamLab – gruppo interdisciplinare di artisti di Tokyo – questo grazie al suo ambiente fatato che ha risvegliato la bambina che è ancora in me, riconosco che è una mostra realizzata probabilmente per un pubblico infantile ma personalmente ho trovato quasi “magica” la sua atmosfera. Non solo le immagini proiettate e le costruzioni scenografiche ma anche il sottofondo musicale ha contribuito a completare il tutto, ma come la bambina che è in me si è emozionata davanti ad un luogo così suggestivo anche la ragazza di diciassette anni quale sono è rimasta a bocca aperta sotto alla volta della Cappella Sistina.
Questa è solo la mia di percezione ma ho voluto mettere a confronto due forme di espressioni artistiche diverse: una dinamica e una statica. La forma dinamica mi ha colpita, di certo non posso esprimere un giudizio completo perché ho visto un semplice video, ma ho colto l’aspetto di “immersione” nell’opera che sicuramente è una particolare caratteristica che ho apprezzato; mentre la forma statica nella sua appunto staticità è riuscita comunque ad emozionarmi, mi ha fatto sentire piccola quasi microscopica di fronte alla sua bellezza indescrivibile, ha come “dimostrato“ la sua dinamicità nella sua staticità e a suo modo l’ho trovato emozionante. Riconosco il tipo di esperienza differente ma ad ogni modo non saprei esprimere la mia preferenza proprio perché caratterizzate da elementi diversi mi hanno affascinante per i loro aspetti differenti.
L’opera dinamica ti rende parte dell’opera stessa quindi fisicamente mentre l’opera statica cattura la tua attenzione e la ammiri da lontano ma a loro modo entrambe restano affascinanti.

 

Teresa Middei 4C cl