Covid-19. Un passo avanti, cento passi indietro

Nel Febbraio 2020, dopo essere giunto anche in Italia, senza suscitare alcuna preoccupazione alla gran parte di popolazione, nonostante la chiusura di parecchi istituti scolastici, il Covid-19 raggiunge Catania, e durante i primi due giorni dalla chiusura della scuola, adulti, e soprattutto adolescenti iniziano ad organizzare le proprie uscite, presi dall’euforia delle due apparenti settimane di pausa dal lavoro e dallo studio. Con il passare del tempo la situazione si rivela più grave del previsto, e dopo tanti sacrifici e numerosi passi avanti, Catania si chiede: “Siamo davvero tornati indietro?”

5 Marzo 2020, vietati gli spostamenti tra comuni, vietato uscire di casa, obbligatorio l’uso della mascherina, nessun negozio aperto, impossibile visitare amici e parenti, possibilità di recarsi solo ai supermercati, nelle farmacie e ai tabaccai.

Le persone iniziano a preoccuparsi seriamente, realizzano che non è una situazione da prendere con leggerezza, cominciano a porsi tante domande senza ricevere alcuna risposta. Tutti si chiedono quando potranno riabbracciare i propri parenti e amici, quando quest’incubo finirà.

In un modo o nell’altro, quei tre mesi di vero e proprio lock down hanno forse insegnato alle persone a conoscersi meglio, hanno migliorato i rapporti familiari, hanno in un certo senso risvegliato quella voglia di trovare qualcosa da fare: cucine piene di lievito e farina, stanze da letto colme di attrezzatura per allenarsi, note del telefono intasate da liste di nuovi film da guardare, e cellulari pieni di applicazioni per videochiamare gli amici.

Durante questo periodo di buona volontà, anche i pensieri negativi però di tanto in tanto si facevano sentire, distruggendo tutti i progressi mentali che soprattutto gli adolescenti si impegnavano a mantenere: proprio per questo, alla fine di questi tre lunghi e difficili mesi, alle prime riaperture, ai primi “via libera”, ai primi giorni di estate, la speranza di un vero ritorno alla normalità si è del tutto accesa, facendo però uscire da chiunque, quel lato fortemente irresponsabile, che ha senza ombra di dubbio permesso a tutti di trascorrere l’estate perfetta, ma con quali conseguenze?

24 Ottobre 2020, dopo uno strano rientro a scuola, il nuovo aumentare dei casi ha nuovamente portato alla DAD.

Dalla totale libertà al coprifuoco alle 23:00, poi alle 22:00, locali aperti fino alle 18:00, Catania in zona gialla, arancione, poi nuovamente gialla, e con l’arrivo del Natale, arriva anche la zona rossa, distruggendo quel sereno clima festivo che si era cercato di salvare.

Oggi, 21 Gennaio 2020, dopo essere nuovamente tornata all’alternarsi tra zona arancione e gialla, Catania è in zona rossa fino al 31, con uno stato d’animo generale totalmente diverso da quello di Marzo: la malinconia sta avendo il sopravvento su quel poco di speranza rimasta, nessuno ha più quello spirito d’iniziativa che aveva conquistato, e la domanda che tutti si pongono è: “quando potremo svegliarci da quest’incubo?”

Francesca Sposito, IV F Galileo Galilei Catania