Il patrimonio artistico italiano

L’Italia possiede il più ampio patrimonio culturale a livello mondiale con oltre 3.400 musei, circa 2.100 aree e parchi archeologici e 43 siti Unesco. Penso sia di fondamentale importanza tutelare e preservare per il futuro questa grande eredità. Tutelare il paesaggio e il patrimonio storico significa riconoscere e difendere la particolare ricchezza artistica e ambientale italiana ,tuttavia, questo si limita a fornire un orizzonte di azione, senza obbligare di fatto buona parte della popolazione a rispettarne il contenuto.

Ritengo che il nostro Patrimonio Artistico sia tra i più originali del mondo e rifletta quella che è la nostra cultura e il nostro modo di essere cittadini italiani, ed è proprio in esso, nella nostra lingua e nella nostra  capacità creativa, che risiede il cuore della nostra identità. L’Italia possiede un patrimonio tra i più unici al mondo, frutto della genialità di successive molteplici schiere di architetti, scultori, pittori e talvolta anche di semplici artigiani. Il mio pensiero è che questa ricchezza sia ineguagliabile per la sua ragguardevole entità.

Nella nostra città ci sono monumenti e luoghi, come musei, biblioteche, palazzi storici o piazze, che sono diventati ormai simbolo di una specifica area di interesse. L’unione di simboli di diverse zone rappresentano l’intera Italia. Ritengo sia quindi fondamentale tutelare e preservare i nostri beni artistici e culturali, dei cui valori magari non ci rendiamo conto, forse perché tra noi giovani non siamo abituati a dare troppa considerazione al loro significato: delle volte mi ritrovo a fare una semplice passeggiata per il centro di Roma e scorgere monumenti dei quali non mi ero mai reso conto che si trovassero nella nostra città. Da questo può scaturire che alcune volte possiamo avere degli atteggiamenti sbagliati che tendono a non salvaguardare questi luoghi di interesse, in quanto nella nostra fase di età tendiamo talvolta a porre quelli che non sono i nostri interessi personali in secondo piano rispetto ad altri, senza soffermarci per esempio a far notare ad un cittadino qualunque di non gettare una semplice cartaccia per terra di fronte al Colosseo. In base proprio a quest’ultimo punto,ancora oggi,ci sono patrimoni che non sono in adeguate e proporzionate misure di tutela tese alla loro conservazione e alla loro massima valorizzazione.

Noi dovremmo sulla base della nostra identità nazionale di italiani,basarci sulla consapevolezza di essere custodi del nostro mondo,nel quale dovremmo continuare a crescere non solo noi stessi,ma anche i nostri figli e altre persone,ed è per questo che la tutela dell’ambiente deve essere un valore rispettato da tutti.A favore di ciò sono stati istituiti anche degli Enti Nazionali e messe in vigore delle leggi sancite anche nella nostra Costituzione Italiana,dove in particolare l’articolo nove si occupa di trattare come uno dei punti fondamentali la tutela e la salvaguardia del patrimonio artistico italiano e dell’ambiente.

L’Italia che è dentro ciascuno di noi è espressa nella nostra cultura,nell’arte,nella musica, nell’architettura,nella poesia e nella letteratura di quest’unico popolo,e questo è scolpito nella coscienza di ogni italiano.Sviluppo, ricerca, cultura e patrimonio formano un tutto inscindibile,e la loro tutela deve essere concepita non in senso di passiva protezione, ma in senso attivo, e cioè in funzione della cultura dei cittadini.La tutela deve quindi rendere questo patrimonio effettivamente a disposizione di tutti oggi e domani,e per tutte le generazioni. Quello su cui voglio concentrare quindi maggiormente l’attenzione,è il fatto che il patrimonio dei beni italiani come lo vediamo oggi, dovrà restare questo anche per le generazioni future, in modo tale che anche i nostri figli potranno usufruirne.La gestione quindi dei beni culturali e la sua efficienza non sono a mio parere l’unico obiettivo della promozione della cultura,ma un mezzo utile per la loro conservazione e diffusione.Io mi impegno a tutelare l’ambiente,tuttavia quello che posso fare io rispetto allo Stato è sicuramente in proporzione molto minore,in quanto io mi posso limitare semplicemente a non buttare rifiuti per strada,a non rovinare reperti storici all’interno di musei o di monumenti all’aperto.Lo Stato deve assolutamente, secondo il mio punto di vista, essere più rigido su eventuali leggi e attuazione di esse.Ritengo che i mezzi a disposizione siano inadeguati e le leggi che vengono emanate non sono applicate correttamente,dunque gli scempi ambientali che hanno caratterizzato l’edilizia italiana per quest’ultimi anni,oltre all’incuria mostrata verso i reperti artistici e le opere dei musei sono un chiaro esempio di come una parte del nostro essere cittadini italiani sia stata disattesa.Per esempio nella nostra città,Roma,ci sono alcuni monumenti e luoghi di interesse i quali sono subordinati rispetto ad altri,e perciò non dotati della stessa importanza.Da questo ne deriva che questi ultimi siano collocati in posizioni marginali rispetto ad altri, passando del tutto inosservati o in secondo piano avendo inevitabilmente una scarsa valorizzazione.Ci sono inoltre alcuni monumenti che versano in condizioni non ottimali,e anche a favore di ciò non vengono ristrutturati e rappresentano di fatto anche un pericolo per l’ordine pubblico.È il caso per esempio di vecchi acquedotti romani o strade antiche che si trovano al centro di Roma,dalle quali ogni tanto spariscono i famosi sampietrini,lasciando dei veri e propri fori lungo la strada pericolosi per chi vi transita. Ci sono poi altri monumenti i quali sono sottoposti a interventi di restauro,ma sono però oscurati da fitte palizzate costruite da operai i quali iniziano lavori che non trovano mai fine.Muovendomi anche fuori regione,c’è il caso di Pompei,che si trova in uno stato di degrado così rilevante che l’UNESCO ha dovuto intimarci di porvi rimedio al più presto affinché uno dei simboli per eccellenza dell’antica civiltà italica non venga cancellato da quelli che sono i patrimoni non solo dell’Italia,bensì dell’umanità.Ma anche altri nostri siti archeologici dotati di un identico riconoscimento corrono lo stesso rischio se non si darà loro entro brevi scadenze un assetto sicuro e decoroso per impedirne il deterioramento.Questo secondo me non può e non deve essere tollerato, in quanto i beni artistici fanno parte della nostra storia, e devono essere tutelati costantemente.

Ci deve essere dunque un maggior interesse per l’arte non solo come bene in sé, ma anche come elemento fondamentale e portante per il turismo:se noi ci prendessimo cura del nostro patrimonio,ne usufruirebbe sicuramente anche l’economia del paese.Quello che possiamo fare noi cittadini, giovani e adulti, per prenderci cura e promuovere il patrimonio artistico del territorio in cui viviamo sarebbe innanzitutto evitare di inquinare e sporcare aree quali monumenti e luoghi di interesse, facendo notare lo stesso anche ad altre persone che non rispettano quanto detto,e magari aiutando a pulire migliorando le condizioni nelle quali versano alcuni di questi luoghi.Bisognerebbe poi avere a disposizione più personale addetto a questi lavori e anche leggi e norme più incisive.Inoltre occorrerebbe prevenire e punire il vandalismo e chi si approfitta dell’abusivismo edilizio.Un altro fattore che non permette a mio parere il rinnovo culturale scaturisce dal continuo emigrare all’estero dei nostri ricercatori,persone che escono dalle università come scienziati e che non trovano le giuste misure in Italia e per questo fuggono altrove. Per tenere il passo con i progressi in corso su scala mondiale,l’Italia dovrebbe quindi, secondo me investire più risorse in ricerca e innovazione. Per quanto riguarda l’Italia,quando si parla di monumenti e luoghi di cultura,non si intendono solo musei,piazze,palazzi storici o fontane o tanto altro,ma anche intere aree archeologiche e Parchi Nazionali,tutti particolari ambienti caratterizzati da un eccezionale grado di bellezza.Essi non sono solo Patrimoni artistici e culturali,bensì luoghi nei quali l’uomo vive e lavora,e a maggior ragione, penso sia obiettivo comune di tutti, quello di vivere in un ambiente migliore possibile.

Gabriele Croci