L’importanza dello sport

L’attività sportiva, soprattutto nella fase adolescenziale, è un fattore fondamentale per la crescita e per il corretto sviluppo dell’organismo, andrebbe praticata con una certa costanza e abbinata a uno stile di vita sano e controllato; lo sport permette di entrare a contatto con il proprio corpo, individuare e conoscere i propri limiti e di conseguenza superare gli ostacoli che si pongono davanti raggiungendo obiettivi personali.

I benefici e gli aspetti postivi che ne derivano sono molteplici. Dal punto di vista fisico, ad esempio, l’attività sportiva agevola lo sviluppo dell’apparato scheletrico e muscolare, regola il metabolismo e previene l’obesità riducendo la pigrizia; la sedentarietà è uno stile di vita che elimina completamente l’esercizio fisico e purtroppo sta aumentando vertiginosamente soprattutto in questo periodo di pandemia in cui è limitata la pratica di molti sport e in cui adolescenti e bambini fanno un uso eccessivo di tv, pc, smartphone, videogiochi e lezioni online. Oltre ai benefici fisici, l’attività sportiva conferisce inoltre un benessere mentale, riduce lo stress e il rischio di malattie croniche.

Molti sport che non richiedono un’attrezzatura specifica possono essere praticati anche in povere condizioni, arrangiandosi con le proprie disponibilità, come giocare a calcio con un oggetto che assomiglia a una palla o in uno spazio ridotto rispetto alle norme; molti sport sono praticabili da tutti, tutti hanno la possibilità di partecipare e per questo lo sport rappresenta un importante strumento di integrazione e soprattutto di socializzazione sia tra bambini e adolescenti che tra adulti. L’attività sportiva molte volte riesce a farci entrare in un nuovo mondo, a farci “staccare la spina” da tutti i pensieri e le preoccupazioni che ci portiamo dietro, a instaurare nuove relazioni e sviluppare il rispetto verso il prossimo e l’onestà. Per i bambini e adolescenti in particolare lo sport è un fondamentale momento di svago e di opportunità per creare nuove amicizie e per sviluppare il senso di appartenenza e di collaborazione verso un obiettivo comune.

Il mondo dello sport e del calcio in particolare è stato fin da piccolo al centro della mia vita; pratico calcio dall’età di quattro anni e per ben quindici anni ha rappresentato per me un vero e proprio punto di riferimento. Grazie allo sport ho coltivato molte amicizie, ho sviluppato una mia personalità che mi ha permesso di non arrendermi mai davanti agli ostacoli più difficili, bensì ad affrontarli con pazienza e coraggio e inoltre ho imparato che il sacrificio ripaga sempre ed è solo allenandosi e sfidando i propri limiti che si raggiungono gli obiettivi. Non saprei ben spiegare cosa rappresenta per me il calcio perché ormai è diventato parte integrante della mia vita; oltre a praticarlo, sono anche un appassionato tifoso dell’AS Roma, passione che mi ha tramandato mio padre fin da bambino, e posso confermare che il calcio, oltre a insegnare a chi lo pratica importanti valori, regala altrettante forti emozioni a chi lo segue.

Praticare calcio per me è fondamentale e in questo periodo di lockdown ne ho risentito molto sia a livello fisico che mentale; quel rettangolo verde è l’unico modo in cui riuscivo a scacciare tutti i brutti pensieri e le preoccupazioni, mi manca la mia squadra e mi manca tornare a lavorare e a “combattere” per un obiettivo. Personalmente credo molto nello sport e nella competizione (essendo un ragazzo molto competitivo) come strumenti per veicolare valori positivi e per rafforzare l’autostima. Nonostante questo, penso che l’obiettivo primario non sia vincere, ma imparare dai propri errori e dalle sconfitte e lavorare sui propri limiti.

“Io non perdo mai: o vinco, o imparo” (Nelson Mandela)

Federico Di Carlo