Rosa Parks, simbolo della lotta per i diritti civili

Una delle donne che hanno cambiato il mondo è Rosa Parks. Figlia di James e Leona McCauley, di confessione metodista, nel 1932 sposò Raymond Parks, attivo nel movimento dei diritti civili. Passò buona parte della sua vita a lavorare come sarta in un grande magazzino nella città dove risiedeva, a Montgomery, in Alabama.

Nata nel 1913 , è stata un’attivista statunitense , fu una donna forte e indipendente , un  vero e proprio simbolo del movimento per i diritti civili. A partire dal 1943, Rosa aderì al Movimento per i diritti civili statunitensi e divenne segretaria della sezione di Montgomery della National Association for the Advancement of Colored People (NAACP). A metà del 1955 iniziò a frequentare un centro educativo per i diritti dei lavoratori e l’uguaglianza razziale, la Highlander Folk School. In questo periodo anche Martin Luther King lottava per difendere i diritti dei neri, che venivano oppressi dai bianchi. 

L’episodio che l’ha resa famosa è avvenuto a Montgomery in Alabama nel 1955. Al termine della sua giornata lavorativa da sarta,  Rosa prese l’autobus, e  non trovando altri posti liberi, occupò il primo posto dietro all’area riservata ai bianchi ;  nel settore dei posti accessibili sia bianchi che ai neri, con l’obbligo dei neri di cedere il posto qualora fosse salito un bianco e non ci fossero stati  altri posti disponibili riservati ad essi.

Ma dopo poche fermate salì sull’autobus un passeggero bianco così il conducente  chiese a Rosa di alzarsi per lasciare il posto , ma Rosa si ribellò e fu arrestata. Da allora è conosciuta come The Mother of the Civil Rights Movement (la madre del movimento dei diritti civili). Pochi mesi prima sempre a Montgomery una studentessa sedicenne Claudette Colvin era stata protagonista di un episodio molto simile senza però avere le stesse ripercussioni di Rosa.

Quella notte ,  dei leader della comunità afroamericana guidati da Martin Luther King , si riunirono e il giorno successivo incominciò il boicottaggio dei mezzi pubblici di Montgomery, finché la corte suprema degli Stati Uniti decretò la segregazione sui pullman pubblici dell’Alabama.  Questi eventi diedero inizio a numerose altre proteste in molte parti del paese. Lo stesso King scrisse sull’episodio descrivendolo come «l’espressione individuale di una bramosia infinita di dignità umana e libertà», aggiunse che Rosa «rimase seduta a quel posto in nome dei soprusi accumulati giorno dopo giorno e della sconfinata aspirazione delle generazioni future». Da quel momento, nulla  fu  come prima e la lotta contro la discriminazione raziale diventò sempre più forte.

Alessia Mele, IV C SIA