UNA CATEGORIA DIMENTICATA

UNA CATEGORIA DIMENTICATA

Abituato a fare spettacoli, concerti e feste, il mondo dello spettacolo è quello messo più in ginocchio da questa pandemia. Secondo alcune ricerche, gli eventi nel primo semestre dell’anno passato sono diminuiti del 68,18%, dato paurosamente alto se si tiene in considerazione la quantità di persone che vivono di questo. Infatti non si parla solo di attori di teatro, cantanti e ballerini, ma anche di tutti quelli che sono impegnati nel “dietro le quinte”, come costumisti, tecnici di suono e luci, organizzatori, cameramen e molti altri. Paragonando i numeri del 2019 con quelli del 2020 si nota <<come testimoniano in maniera significativa come il pubblico ritenga parte integrante della propria cultura e delle proprie capacità emozionali la partecipazione agli eventi di spettacolo>> dice il presidente della Siae Mogol, Gaetano Blandini. Da questo presupposto, infatti, si deve ripartire e proseguire con grande impegno se si vuole tornare alla situazione pre Covid-19. In questi mesi si è visto il sostegno di molti, attori e cantanti, nell’affrontare questo problema e ciò dà speranza di ripresa.

Fortunatamente, in risposta alla sospensione degli eventi dal vivo, molti si sono spostati sulle piattaforme digitali, dando vita ad un nuova modalità di intrattenere il pubblico costretto a casa. In seguito a questo cambiamento però è nato un contrasto tra due fazioni. Ci sono da una parte quelli che ritengono che il contatto con il pubblico sia l’elemento chiave del mondo dello spettacolo e dall’altra quelli che riconoscono la necessità di adeguarsi alla situazione. In ogni caso questa categoria fortemente messa alla prova necessita di un aiuto da parte dello stato, per far fronte alle gravi perdite economiche del 2020.

 

 

Elena Cerofolini