Cosa sono e come funzionano le sette religiose
In questo articolo affronteremo il tema delle sette religiose, analizzando cosa sono e come funzionano e prendendo in considerazione alcune delle loro principali caratteristiche.
Innanzitutto è importante sottolineare la numerosità di questi gruppi proprio sul nostro territorio; se ne trovano, infatti, più di cinquecento solo in Italia e sono costantemente in aumento.
Una delle cause di ciò è la progressiva e sempre maggiore disgregazione delle grandi religioni, cui segue la perdita di consenso e praticanti.
Questo fa sì che molte persone, spinte dalla necessità di una visione che vada oltre il terreno e il materiale, si rivolgano alle sette, le quali sfruttano questa loro mancanza per inserirsi nelle loro vite e indurle a seguire ciò che loro propongono.
Ma, quindi, cos’è che veramente definisce una setta?
Non è il numero di persone che la compongono e nemmeno il tipo di credenze proposte, ma le modalità con cui essa opera, a partire da quelle con cui recluta i suoi adepti fino alle forme di manipolazione psicologica che attua su di essi.
Esse, infatti, vengono considerate gruppi distruttivi principalmente a causa delle strategie che utilizzano per rendere le persone più condizionabili e per riuscire a plagiarne le menti in maniera profonda.
Inoltre, queste strategie hanno spesso conseguenze e fini negativi; parliamo, quindi, di reati come la reclusione, l’induzione di fobie e paure, l’estorsione di soldi, la forzatura ad atti sessuali non pienamente consenzienti.
Passiamo ora, invece, a trattare delle principali caratteristiche di una setta.
Prime fra tutte la presenza di un leader, un personaggio carismatico alla ricerca di un forte potere e, talvolta, di un ritorno economico, e la struttura piramidale, dagli a adepti fino alle nuove “reclute”.
In particolare, questa struttura piramidale alimenta la competizione e l’esibizione: i membri vengono spinti ad essere i migliori, i primi, e a compiere la loro “scalata sociale” sotto l’attento e severo giudizio di una comunità subito pronta a metterli alla gogna al primo errore.
Questa pressione costante, volta a indurre a un’adesione completa del sistema di credenze della setta, è anche appoggiata dall’utilizzo del sentimento del senso di colpa.
Viene, infatti, creata una netta spartizione tra bianco e nero, bene e male, tale da convincere ogni reclutato che la vita fuori dalla setta, la vita precedente alla sua unione al gruppo, sia sbagliata e negativa per lui, mentre quella all’interno sia la via giusta da seguire.
In questo modo il reclutato finisce per convincersi di essere in errore tutte le volte in cui pensa o fa qualcosa di contrario a ciò che gli viene detto all’interno del gruppo.
Bisogna, inoltre, ricordare che è proprio questo gruppo ad avere la maggiore forza sul condizionamento di una persona, premendo in modo compatto e deciso in un’unica direzione.
Un altro importante tratto di questi gruppi è la loro prepotente intrusione nella vita privata. Ti convincono ad isolarti da tutti quegli affetti, da tutte quelle relazioni che non fanno parte della setta; il loro obiettivo è quello di farti credere che la vita privata non debba esistere e che tutto si debba ridurre alla sola cerchia ristretta.
Questo estraniamento dal mondo esterno viene promosso anche attraverso l’induzione di certe emozioni. Tra queste la più forte ed efficacie è quella della paura, in particolare per il mondo esterno, presentato come alieno, avverso e pericoloso.
Un’altra forma di condizionamento del comportamento è quella di impartire una serie di rituali, di sessioni legate a tecniche ipnotiche, di mantra, o, più in generale, di azioni ripetute con una certa cadenza. Questo suscita meccanismi mentali tali da render sempre più difficile alla persona pensare o fare cose diverse da quelle che le vengono proposte.
Ma se gli aspetti negativi di queste sette sono così tanti e pericolosi, perché le persone scelgono di aderirvi?
I motivi possono essere numerosi e diversificati. Infatti, non si tratta solo di cercare un riferimento religioso, come abbiamo detto all’inizio.
Talvolta questa scelta dipende da un desiderio di migliorare se stessi; è questo il caso delle psico-sette che promettono un perfezionamento delle prestazioni fisiche o mentali.
Molto spesso, però, ad unirvisi sono soggetti fragili, appena usciti da gravi eventi drammatici (traumi, abusi, perdite o malattie), che vengono attratti da prospettive di serenità e amore. Vengono, così, manipolati attraverso il Love Bombing, ossia mediante un’intensa manifestazione d’affetto non reale e con lo solo scopo di ottenere un’influenza sulla persona.
Lasciare una setta diventa quindi molto difficile, specialmente a causa del deserto affettivo e della scarsità di prospettive che si creano in seguito alle pressioni da parte della setta, la quale ti convince fin da subito a tagliare ogni rapporto al di fuori di essa. Non è però impossibile allontanarsene, ed è proprio con lo scopo di aiutare persone coinvolte in questo tipo di situazioni che si stanno sviluppando sempre più figure professionali competenti.
WHAT ARE THE RELIGIOUS SECTS AND HOW DO THEY WORK?
In this article we will talk about the issue of religious sects, analyzing what they are and how they work and taking into consideration some of their main characteristics.
First of all, it is important to underline the large number of these groups also in our territory; in fact, there are more than five hundred of them just in Italy and they are constantly increasing.
One of the causes of that is the progressive and always bigger disintegration of the biggest religions, which is followed by the lost of consent and practitioners.
That causes that many people, driven by the need for a vision that goes beyond the worldly and the material, turn to sects, which exploit this lack of them to fit into their lives and induce them to follow what they propose.
But what is it that really defines a sect?
It is not the number of people that make it up and it is not the type of beliefs proposed, but it is the ways in which it operates, starting from those with which it recruits its followers, to the forms of psychological manipulation it implements on them.
In fact, they are considered destructive groups mainly because of the strategies they use to make people more conditioned and to menage to plagiarize their minds in a profound way.
Furthermore, these strategies often have negative consequences and ends; we are talking about crimes such as imprisonment, the induction of phobias and fears, the extortion of money, the forcing into sexual acts that are not completely consenting.
Let’s now move on to dealing with the main characteristics of a sect.
First of all, the presence of a leader, a charismatic character in search of strong power and, sometimes, an economic return, and the pyramid structure, from followers to new “recruits”.
In particular, this pyramidal structure fuels competition and exhibition: members are pushed to be the best, the first, and to make their “social climb” under the careful and severe judgment of a community immediately ready to pillory them at the first mistake.
This constant pressure, aimed to inducing complete adherence to the sect’s belief system, is also supported by the use of the feeling of guilt.
In fact, a clear division is created between black and white, good and evil, in order to convince every recruited that life outside the sect, the life before to his union with the group, is wrong and negative for him, while the one inside is the right way to follow.
In this way, the recruited ends up by convincing himself that he is wrong every time he thinks or does something contrary to what he is told him within the group.
It must also be remembered that it is this group that has the greatest strength on a person’s conditioning, pressing in a compact and decisive way in one, single direction.
Another important trait of these groups is their overbearing intrusion into private life. They convince you to isolate yourself from all those affections, from all those relationships that are not part of the sect; their goal is to make you believe that private life doesn’t have to exist and that everything has to be reduced to their inner circle.
This estrangement from the outside world is also promoted through the induction of certain emotions. Among these the strongest and most effective is that of fear, in particular for the outside world, presented as alien, adverse and dangerous.
Another form of behavioral conditioning is imparting a series of rituals, sessions linked to hypnotic techniques, mantras, or, more generally, actions repeated with a certain cadence. This arouses mental mechanisms that make increasingly difficult for the person to think or do things different than those they proposed to him.
But if the negative aspects of these sects are so many and dangerous, why do people choose to join them?
The reasons can be numerous and varied. In fact, it is not just a question of seeking a religious reference, as we said at the beginning.
Sometimes this choice depends on a desire to improve oneself; this is the case of the psycho-cults that promise an improvement in physical or mental performance.
Very often, however, those who join sects are fragile subjects, just came out of serious dramatic events (trauma, abuse, loss or illness), who are attracted by perspectives of serenity and love. Thus they are manipulated through Love Bombing, that is an intense manifestation of non-real affection with the only purpose of obtaining an influence on the person.
Leaving a sect, therefore, becomes very difficult, especially because of the emotional desert and the scarcity of perspectives that are created as a result of pressure from the sect, which immediately convinces you to cut off any relationship outside of it. However, it is not impossible to get away from it, and it is precisely with the aim of helping people involved in this type of situation that more and more competent professionals are developing.
Sofia Ginnasi
