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Intelligenza artificiale, la “convivenza” tra macchine ed esseri umani

Ormai da decenni si parla di intelligenza artificiale legata alle macchine. Esse negli ultimi anni sono entrate nella nostra vita, travolgendola. Innumerevoli sono le applicazioni nella vita quotidiana e di certo è innegabile il loro contributo. La domanda che ci si chiede è: come sarà il nostro rapporto con le macchine nel futuro?

Nel mondo del XXI secolo la tecnologia è ormai radicalizzata nella nostra vita quotidiana, e ciò che fino a mezzo secolo fa sembrava essere fantascienza oggi è realtà. Innegabile è il contributo che questa oggi ci dà nella risoluzione di comuni problemi, che sia trovare il tragitto per raggiungere una meta o sia una semplice ricerca nel web. Eppure negli ultimi anni gli studi su questa intelligenza artificiale hanno fatto passi così avanti, tanto che le ricerche in questo ambito si sono separate in due grandi filoni: uno che riguarda l’intelligenza artificiale applicata alla quotidiana e un altro, più complesso, che tenta di ridurre il più possibile la distanza uomo-macchina. Questo ultimo punto è quello che più preoccupa e allo stesso tempo affascina l’opinione pubblica. Questo tema ha da sempre inspirato le grandi menti della cinematografia, proponendo scenari dai più tranquilli ai più terrorizzanti. La domanda sorge spontanea: quanto c’è di vero in queste visioni? Sicuramente nel cinema si assumono parti molto estreme, ma in fondo qualcosa di vero c’è. Di fatto oggi le macchine hanno assunto una complessità ed una autonomia tale da poter davvero essere affiancate all’uomo. Basti pensare come queste esistano in simbiosi nei nostri ambienti e siano parte integranti di noi. Ma molti si chiedono se effettivamente si possa arrivare un giorno l’intelligenza artificiale ci possa permettere di poter parlare e discutere con delle macchine alla pari di un essere umano. Questa è una domanda che ci si chiede ogniqualvolta si assiste ad una fantastica novità in ambito informatico. Impossibile dare una risposta, ma certamente, analizzando l’andamento odierno, difficile pensare che non si possa arrivare ad un tale livello.

Simone Andò, V DSA