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Patrimonio artistico: La Villa di Rusciano, un gioiello da valorizzare

Nel Quartiere 3 di Firenze, lungo Via di Ripoli, si trova un piccolo angolo di paradiso: il possesso di Rusciano. Visitare il parco di Rusciano è sicuramente un’esperienza da compiere grazie all’atmosfera boschiva in cui ci si sente immersi. L’ampio parco che circonda la villa è formato da una grande area cani, un percorso vita e tanti piccoli sentieri circondati da più di 70 specie vegetali, tra cui i frequenti ulivi, i cipressi e alberi esotici come le palme. Inoltre nella parte alta della collina possiamo ammirare un bellissimo paesaggio in cui spiccano la cupola del Duomo e il campanile di Giotto. Purtroppo il parco è stato deturpato dai vandali che realizzano graffiti e da alcuni visitatori che gettano rifiuti a terra. Nonostante questo un’associazione, gli Angeli del Bello, cercano di tutelare le bellezze naturali del parco.

La collina di Rusciano ha una storia che risale ai tempi di Carlo Magno, infatti il primo utilizzo conosciuto è stato un accampamento di Carlo Magno mentre il primo documento storico in cui compare il nome di Rusciano è un diploma dell’imperatore dei Romani. Il possesso è poi passato di mano in mano, dagli Alberti ai Pitti, fino ai Medici e ad altre famiglie prestigiose di Firenze. Per arrivare infine al barone dal pollice verde Ferdinand Von Stumm. Dal 1918 ad oggi ha cambiato destinazione diverse volte: dapprima ha dato sede all’Istituto Vittorio Veneto per Orfani di Guerra, poi ha ospitato il Liceo Scientifico Gobetti e infine è stata occupata dall’Ufficio al Verde Pubblico del comune di Firenze.

Sulla villa hanno messo mano alcuni dei più importanti artisti rinascimentali come Brunelleschi, a cui è attribuita la creazione di una scala interna, forse perfino Michelangelo. L’abitazione è stata citata dallo storico e drammaturgo Machiavelli, da Franco Sacchetti nell’opera Trecentonovelle e dallo scrittore Giovanni da Prato.

La villa di Rusciano è adesso in decadenza, ma il comune continua a non voler spendere soldi per ristrutturarla e nel recente passato ha provato a venderla ad un proprietario privato. Per fortuna l’acquisto non è mai andato in porto, perché in questo modo ci sarebbe stato il rischio che il possesso non fosse più accessibile a tutti, fatto per cui i fiorentini hanno organizzato un comitato che va contro l’idea della vendita del prestigioso immobile. Per ora i cittadini sembrano aver avuto la meglio.

Adesso ci sono vari progetti in corso su questo grande spazio verde come quello di creare orti dove ci possono lavorare tutti i cittadini o quello di collegare con una strada la scuola secondaria di primo grado Puccini con la parte bassa del parco. Secondo noi un’altra idea per sfruttare questa zona verde potrebbe essere usare il parco come luogo di incontro per corsi pomeridiani fattibili all’aperto (come corsi di yoga, ad esempio), oppure la villa potrebbe essere utilizzata come luogo di esposizione per opere di artisti minori o poco noti.  In tal modo questi ultimi si farebbero conoscere in cambio di una piccola somma che verrebbe pagata al Comune. O ancora potrebbe essere usata come luogo per le cerimonie importanti o i rispettivi rinfreschi (matrimoni civili, rinfreschi di battesimi, feste di laurea e così via).

Corinna Martinoli 3D/Laura Corti 3D/Sofia Morini 2D/Greta Di Zuzio 2D/Greta Zatini 2D

Scuola Secondaria di primo grado Puccini di Firenze