Riaperture scuole: pro e contro – Intervista

Riaperture scuole: pro e contro

Intervistatore: Luca Simonetti

Intervistato: Giovanni Geirola

Luca: Considerando la campagna vaccinale tenuta durante l’anno ti saresti aspettato più riaperture a questo punto dell’anno?

Giovanni: Io personalmente ritengo che a differenza del lockdown totale dell’anno scorso, dove la situazione dei contagi era relativamente sotto controllo, l’attuale riapertura delle scuole abbia di nuovo portato a un aumento dei contagi, per cui ritengo che sia opportuno tenere ancora per il resto dell’estate, le scuole per poi riaprirle in modo definitivo a Settembre quando la campagna vaccinale sarà definitivamente conclusa.

Luca: trovi che il comportamento della popolazione sia stato sempre corretto? Anche in episodi come al Duomo a Milano per lo scudetto dell’Inter o la Sardegna passata da zona bianca rosso in poco tempo?!

Giovanni: ovviamente no, questi eventi non hanno fatto altro che peggiorare la situazione aumentando il numero di contagi, parte della colpa da attribuire al governo, come nel caso della zona bianca della Sardegna, che nel giro di poche settimane è ritornata da bianca a rossa nel giro di poche settimane per poi ritornare in zona gialla. Altro fattore che ho che ha contribuito all’ aumento dei casi sono manifestazioni o feste che nonostante i diversi divieti hanno creato altro che assembramenti favorendo il rischio di contagio , come nel caso dei tifosi dell’Inter i quali per celebrare la vittoria del campionato della squadra si sono assembrati appunto presso il Duomo di Milano violando le regole anti Covid.

Luca: Pensi che siano apprezzate le misure prese nel campo della scuola? Come il rientro di una determinata parte della popolazione studentesca anche nelle zone rosse?

Giovanni: io più che essere contrario alla riapertura delle scuole sono incerto sulle condizioni di “sicurezza” della scuola. Quindi per me le scuole non sono luoghi sicuri e in quanto tali ritengo che sia più opportuno a questo punto della campagna vaccinale tenerle chiuse per il resto dell’estate più che soffermarsi su le condizioni igieniche anti Covid di quest’ultima.

Giovanni Battista Geirola e Luca Simonetti