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Ancora un’aggressione per omofobia: cosa potrebbe cambiare con il DDL Zan

È stata aggredita nella serata del 26 Febbraio una coppia gay alla stazione di Valle Aurelia, a Roma. L’aggressione è stata compiuta da un trentunenne romano che si trovava sulla banchina opposta rispetto a quella dei due ragazzi e vedendoli mentre si stavano baciando ha deciso di intervenire. Subito uno dei due ragazzi ha filmato ciò che stava accadendo e il video ha fatto il giro dei social, video che inoltre è stato utile per identificare l’aggressore. L’uomo, tornato a Roma da Jesolo, città dove attualmente vive e lavora, era già noto alle forze dell’ordine per altri reati ed è stato arrestato dopo qualche giorno dalla polizia.

Non è la prima volta che avvengono aggressioni per ragioni di orientamento sessuale anzi sono sempre più ricorrenti aggressioni di qualsiasi tipo sia fisiche che psicologiche nei confronti di queste persone che da altri individui sono considerate diverse.

Questo è uno dei motivi per cui il deputato del Partito Democratico Alessandro Zan ha pensato e progettato insieme ai suoi colleghi già da tempo un disegno di legge, il DDL Zan, per contrastare i pregiudizi, le discriminazioni e le violenze causate dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere.

IL DDL Zan è stato calendarizzato il 28 Aprile e prevede, come cita il testo originale, ‘misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità’. Verranno quindi apportate modifiche agli articoli 604-bis e 604-ter del codice penale che comportano pene aumentate per reati commessi ‘per finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso’ a cui secondo il DDL Zan saranno aggiunte le seguenti parole: ‘oppure fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere o sulla disabilità’.

Con l’approvazione di questo disegno di legge alla camera, dopo quella avvenuta al senato il quattro novembre dello scorso anno, verrà inoltre istituita il 17 Maggio la Giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia.

Il DDL Zan ha visto lo scontro tra i vari gruppi politici che hanno visioni differenti sulla sua importanza, specialmente in questo periodo di pandemia in cui secondo vari partiti sono prioritari altri provvedimenti, e tutto ciò ne sta rallentando l’iter per l’approvazione.

Vari volti internazionali inoltre hanno espresso la loro opinione utilizzando i social media e la televisione per diffonderla. Uno di questi è stato il cantante Federico Leonardo Lucia, in arte Fedez, che si è espresso favorevole all’approvazione della proposta del deputato PD Zan con un monologo durante il concerto del Primo maggio trasmesso su Rai 3 mentre il radiofonico Mauro Coruzzi, in arte Platinette, si è dichiarato contrario ammettendo che secondo il suo punto di vista una legge non può cambiare l’etica e i comportamenti.

Il dibattito ha quindi riacceso l’argomento delle unioni civili e dell’adozione di figli da parte di una coppia omosessuale.

Con la legge Cirinnà infatti dal 5 giugno 2016 sono state regolamentate le unioni civili tra coppie maggiorenni dello stesso sesso, con gli stessi diritti e doveri, si è quindi diffusa anche in Italia la pratica dell’adozione di bambini da parte di coppie omosessuali, possibili se attuate per interesse del minore.

Nel DDL Zan si prevede anche la condanna delle discriminazioni sulla disabilità; l’approvazione di questo disegno di legge porterebbe quindi ad una maggiore tutela delle persone più vulnerabili che non vengono sempre rispettate.

Andrea Vagnini 4C