Non sono omofobo, ma…

“Non sono omofobo, ma non voglio che mio figlio veda certe cose”, “non sono omofobo, ma se avessi un figlio gay..”  “non sono razzista, ma tutti questi stranieri ci rubano il lavoro” queste sono solo alcune delle frasi che vengono dette continuamente da cittadini italiani.

Il DDL ZAN è una proposta di legge importante e necessaria in quanto si impegna a difendere i diritti delle persone più discriminate. Questa legge è stata proposta dal partito democratico, in particolar modo dall’omonimo rappresentante politico Alessandro Zan. Il disegno di legge è quello di unire alla legge Mancino misure di prevenzione a contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità, come citato nel disegno di legge.

La legge Mancino è basata sulla discriminazione per motivi di razza, etnia e religione. Con l’ampliamento di questa legge si cerca l’uguaglianza e il rispetto in tutte le sue sfaccettature. Questi valori sono e devono essere i principi base di una Repubblica Democratica come lo è quella Italiana, quindi devono essere preservati. Ciò che accade invece ancora tutt’ora è proprio il contrario.

È importante sottolineare che l’uguaglianza della quale si parla nella costituzione, in particolare nell’articolo 3, è un’uguaglianza giuridica. In questo articolo infatti viene detto che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

Non tutte le persone sono uguali, in quanto hanno diverse culture, tradizioni e credenze religiose, ma tutti hanno comunque stessi diritti e pari dignità sociale. Alla base di una convivenza civile ci deve essere quindi il rispetto delle diversità e un’apertura all’accoglienza del “diverso” tale da non discriminare nessuno. Spesso infatti casi di discriminazione, come lo è l’omofobia, avvengono per mancanza di questi due valori. Come nel caso dell’attivista Jean Pierre Moreno, che il 26 Febbraio a Roma, mentre si stava scambiando un bacio con il compagno, è stato malmenato solo perché innamorato di un uomo e non di una donna. La colpa di Jean Pierre? Quella di amare un uomo.

Casi come questo avvengono più spesso di quanto si creda, quindi come è giusto che ci sia una legge che sancisce con forti pene casi di razzismo, è giusto che ci sia anche una legge che punisce casi di omofobia.

Come disse il premio Nobel per la pace del 1984 Desmond Tutu: “L’omofobia è una forma di apartheid. com’è possibile lottare contro il razzismo e non contro l’omofobia?”

Elena Grasso 4C