Il writer ignoto più famoso del mondo

L’8 settembre 2020, al Chiostro del Bramante nel centro di Roma, è stata inaugurata una mostra con l’esposizione di oltre cento opere, tra le quali murales e piccole statuette in argilla polimerica. L’evento si è concluso l’11 aprile scorso, ma dal 5 di questo mese e fino al 9 gennaio prossimo è aperta una nuova esibizione ancora più ricca: ben duecentocinquanta opere dello street-artist inglese provenienti da musei e collezioni private.

Nato a Bristol all’inizio degli anni Settanta, Banksy è considerato uno dei maggiori esponenti della street art ed è stato inserito nel 2019 da ArtReview al quattordicesimo posto nella classifica delle cento personalità più influenti nel mondo dell’arte. Ma nessuno, a parte i suoi amici e i suoi collaboratori più stretti, conosce la sua identità. Una sua nota frase: Non so perché le persone siano così entusiaste di rendere pubblici i dettagli della vita privata: l’invisibilità è un superpotere. 

Tutte le sue opere sono state realizzate dal 2001 al 2017 per il mondo del collezionismo (oli, carte, stampe, progetti per libri, copertine di vinili o CD). I suoi lavori sono molto apprezzati perché sono “immediati” e c’è sempre una doppia chiave di lettura: la parte ironica e quella socialmente impegnata, ad esempio l’immagine di Jack and Jill (in fotocopertina) è stata scelta come cartellone della mostra perché a prima vista sono solo due bambini che corrono spensierati con un cestino in mano ma, se si guarda attentamente, si nota che sono bardati con giubbotti antiproiettile della polizia. Sebbene sia un artista anomalo, irriverente e ribelle, non è seguito solo da giovani e giovanissimi ma è apprezzato anche da cultori di arte classica. Per tutte le informazioni sull’attuale mostra si rimanda al sito www.chiostrodelbramante.it/post_mostra/all-about-banksy

Francesca Scurto 2A