L’adescamento online

L’adescamento online, in inglese “grooming”, è il tentativo di un malintenzionato di avvicinare un bambino o un adolescente per scopi sessuali.

I luoghi in cui si sviluppano più frequentemente questi avvenimenti sono le chat (anche quelle interne ai giochi online) i Social Network, le app di messagistica e i forum.

Nella fase iniziale l’adescatore condivide con il minore argomenti di esclusivo interesse di quest’ultimo (tipici esempi sono la scuola, la musica, il calcio, i videogames), ponendogli domande di interessamento volte ad armonizzarsi con i suoi interessi.

C’è poi una fase di cosiddetta “valutazione del rischio” in cui l’adescatore testa il livello di privacy nel quale sta agendo, cerca cioè di carpire informazioni come gli orari della famiglia del minore, se è solo in casa quando parla con lui, quanto è distante la sua stanza da quella dei genitori.

La fase della costruzione del rapporto di fiducia avviene con l’esplorazione di tematiche che via via diventano, se non più intime, comunque molto personali. L’adescatore può iniziare a fare regali di vario tipo alla vittima; in questa fase, può avvenire lo scambio di immagini, non necessariamente a sfondo sessuale.

L’adescatore cerca di rendere la relazione con il minore impenetrabile agli esterni: l’obiettivo è ottenere il silenzio della vittima, anche attraverso il ricatto e l’abuso psicologico, per rimanere impunito.

Nella fase della relazione sessualizzata, la richiesta di immagini o video può divenire esplicita, così come la richiesta di incontri offline. La relazione tra vittima ed abusante può avvenire anche attraverso webcam e piattaforme di live streaming.

È importante non fidarsi di persone conosciute online che si interessano alla tua vita privata. Se dovesse succedere è meglio bloccarle immediatamente interrompendo qualsiasi tipo di contatto.

In Italia si configura come reato dal 2012 (art.609 adescamento di minorenni)

A cura di:
Valeria Mascarino,
Amelie Villafuerte,
Mia Petagna,
Milena Spalice,
classe 2A