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Recensione del libro “Non dirmi che hai paura” di Giuseppe Catozzella

Il romanzo Non dirmi che hai paura, pubblicato dalla casa editrice Feltrinelli nel 2014, è stato scritto dall’autore Giuseppe Catozzella, nato a Milano nel 1976, che, grazie a questa sua opera, ha vinto moltissimi premi e riconoscimenti come il Premio Strega Giovani nel 2014 e il Premio Carlo Levi nel 2015.

La protagonista è un adolescente di nome Samia Yusuf Omar proveniente da Mogadiscio, capitale della Somalia. La ragazza ha una passione sfrenata per la corsa e ogni sera insieme al suo migliore amico Alì, nonché suo allenatore, vanno a correre nello stadio malridotto della città nonostante i rischi. Il sogno di Samia è quello di partecipare alle olimpiadi e all’età di 17 anni riesce a qualificarsi alle olimpiadi di Pechino, arriva ultima ma nonostante ciò diventa l’emblema per le donne musulmane di tutto il pianeta. Lei però non era del tutto soddisfatta perché voleva vincere a tutti costi le olimpiadi di Londra del 2012 e proprio per questo decide di intraprendere da sola il viaggio di 8000 km conosciuto anche come l’odissea dei migranti, nel quale dal suo paese natale sarebbe arrivata a Lampedusa in Italia, lo fece perché in Somalia presero potere gli integralisti che le stavano privando la sua libertà.

A me personalmente il libro è molto piaciuto e penso che per ora sia il mio libro preferito in assoluto perché mentre lo leggevo ero totalmente immersa nella storia e sono riuscita ad immedesimarmi nella protagonista Samia e a provare tutte le emozioni che lei ha vissuto.

Il libro è ambientato in un contesto veramente crudo e difficile, l’autore oltre a raccontare la storia della piccola Samia sottolinea anche alcuni aspetti che tutt’ora sono presenti nella nostra società vale a dire la considerazione della donna che è spesso sottomessa e non alla pari dell’uomo, le guerre e i governatori che sovrastano e tolgono la libertà ai paesi e ai loro abitanti.

Desiree Crudetti