Un marciapiede di pregiudizi

Per comprendere questo articolo è bene definire due aggettivi: normale e diverso.

Esistono dei canoni generali per cui possiamo definire una qualsiasi cosa normale o diversa? No, non esiste alcun vincolo. L’uso dei due termini è del tutto soggettivo, ciò che può essere normale o diverso per te non deve corrispondere obbligatoriamente alla mia idea di normalità e diversità.

Vi è mai capitato di essere spettatori del mondo? Di essere seduti da qualche parte e osservare la vita intorno a voi?

Vivendo in una metropoli quotidianamente mi ritrovo a dover aspettare su una banchina o su un marciapiede la metro o l’autobus. In questi momenti mi piace indossare un paio di cuffiette, far partire la playlist e osservare le persone che mi circondano. Mi piace fantasticare sulle loro vite, immaginare chi li stia aspettando a casa o quale sia la loro storia. Roma è una città molto affollata, questo fa sì che vi sia una grande varietà di individui. Vi sono però dei tipi di persone che vedi ovunque e a qualsiasi ora: il signore vestito in giacca e cravatta con la sua valigetta che cammina mentre parla al telefono, la mamma con il bambino che fa i capricci o che gioca con un giocattolino che presto farà cadere, il gruppo di adolescenti vestiti quasi tutti uguali che schiamazzano, il ragazzo di colore che cerca di vendere dei braccialetti, l’anziano che si guarda intorno e cammina lentamente, il/la ragazzo/a che porta a spasso il cane mentre manda messaggi…

Osservando, ho notato che quasi tutti compiono gli stessi gesti. Quando passa un ragazzo di colore lo si guarda con superiorità dall’alto verso il basso e si tiene stretto il portafogli e la borsa, se si vede una persona proveniente dal medio oriente con uno zaino o il velo non le si passa vicino per la paura che possa farsi esplodere, se una coppia omosessuale si bacia i bambini vengono allontanati o viene chiesto alla coppia di spostarsi, se si passa accanto ad un barbone si fa finta di non averlo visto, se passa una donna con una parte del corpo scoperta la si guarda con sguardo compiaciuto e le vengono rivolti degli apprezzamenti e se si vede una persona affetta da handicap la si guarda con pietismo e commiserazione.

Mi sorprende come nel 2021 in una società dove i pregiudizi dovrebbero essere ormai obsoleti, persistano questi comportamenti. Ancora facciamo fatica a capire che ognuno è libero di vivere la propria vita senza dover essere giudicato, soprattutto se i commenti riguardano aspetti indipendenti dalla volontà della persona come il colore della pelle o lo stato sociale. Recentemente il governo italiano ha emanato una proposta di legge definita Ddl Zan che prevede l’attuazione di misure di prevenzione e contrasto alle discriminazioni e alla violenza per motivi di sesso, identità di genere, orientamento sessuale e disabilità aggiunte a quelle preesistenti riguardanti etnia e religione.

Valeria Difazio 3A